Regionali, non rientrano in Consiglio Mirabello, Pasqua e Grillo
Gli elettori non premiano i due vibonesi uscenti, mentre il terzo era già stato “bocciato” nel novembre 2014. Ecco tutte le preferenze e le curiosità
Non faranno parte del nuovo Consiglio regionale i tre consiglieri regionali uscenti del Vibonese. Uno, Nazzareno Salerno di Serra San Bruno (Forza Italia) non si è ricandidato ed attualmente è il principale imputato del processo nato dall’operazione della Procura di Catanzaro denominata “Robin Hood” che nel 2017 aveva anche portato all’arresto dello stesso consigliere regionale, già assessore al Lavoro con la giunta guidata da Giuseppe Scopelliti. [Continua dopo la pubblicità]
Non rientra in Consiglio regionale Michele Mirabello, 47 anni, di Ricadi, presidente uscente della commissione consiliare “Sanità, attività sociali, culturali e formative”, nonchè segretario della I commissione “Affari istituzionali, Affari generali, Riforme e decentramento”. Era stato eletto consigliere regionale nel novembre del 2014 con 10.148 preferenze fra le fila del Partito democratico di cui all’epoca era anche il segretario provinciale di Vibo Valentia. Avvocato, già assessore alla Provincia di Vibo Valentia con delega al lavoro, cultura e formazione professionale dall’ottobre 2008 all’aprile 2012, è stato anche consigliere comunale a Ricadi dal 2006 al 2014 (gli organi elettivi del Comune di Ricadi nel febbraio del 2014 sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose). Nelle regionali del 2014 Michele Mirabello godeva dell’aperto sostegno elettorale dell’allora deputato del Pd Bruno Censore. Il rapporto fra i due si è poi via via deteriorato sino alla rottura definitiva, esplosa negli scorsi mesi anche con pubbliche dichiarazioni di “fuoco”.
Ricandidato con la lista “Democratici progressisti Calabria” a sostegno di Pippo Callipo (candidato alla presidenza ed anche lui sconfitto), a Vibo e provincia Michele Mirabello ottiene 2.957 preferenze. Nel Crotonese ottiene 132 voti, mentre a Catanzaro e provincia i voti ottenuti sono 315. Tali consensi in totale – 3.404 voti (nel 2014, ricordiamo, aveva ottenuto 10.148 preferenze) – non sono sufficienti per riconquistare il seggio in Consiglio regionale. Nel comune di Ricadi Mirabello ha ottenuto 404 voti ed altri 54 in più dei 15 assegnati gli risulterebbero a Gerocarne. A Ricadi 56 li prende Luigi Tassone (Pd, sostenuto da Bruno Censore), mentre Alfonsino Grillo si assicura 396 voti. Nel comune di Vibo Valentia Mirabello ha ottenuto invece 318 voti.
Resta a casa anche Vincenzo Pasqua, 39 anni, di Vibo Valentia, pure lui avvocato. E’ stato eletto nel novembre del 2014 con 4.798 preferenze. Vicepresidente della Commissione speciale di Vigilanza e della Commissione Riforme, era stato eletto nel 2014 con il centrosinistra e precisamente con la lista “Oliverio presidente” a sostegno dell’allora presidente della giunta regionale, Mario Oliverio. Nel corso della legislatura, Vincenzo Pasqua è transitato in Forza Italia, poi in Fratelli d’Italia ed in Consiglio regionale ha aderito prima al gruppo Misto, poi a quello denominato “Moderati per la Calabria”. Ricandidato ora con la lista “Jole Santelli presidente”, Vincenzo Pasqua ottiene a Vibo e provincia 2.089 voti, 66 preferenze a Crotone e provincia, mentre a Catanzaro e provincia il numero di preferenze si ferma a 106. In totale prende quindi 2.261 voti, troppo poco per essere rieletto in Consiglio. A Vibo Valentia ha ottenuto 423 voti contro i 937 di Vito Pitaro ed i 627 di Pasquale Romano Mazza.
Non rientra in Consiglio regionale neppure Alfonsino Grillo, 53 anni, eletto con la lista “Scopelliti presidente” nel 2010, non rieletto nel 2014 (quando aveva ottenuto 3.610 voti), già coordinatore provinciale di Ncd (Nuovo Centro destra) a Vibo Valentia, poi transitato in Forza Italia, già sindaco di Gerocarne e dal luglio 2004 al 7 aprile 2008 anche consigliere provinciale di Vibo Valentia con Alleanza nazionale. Ricandidato ora con la “Casa delle Libertà” a sostegno di Jole Santelli, Alfonsino Grillo ottiene a Vibo e provincia 2.603 voti, 85 a Crotone e provincia, 196 a Catanzaro e provincia. In totale, quindi, prende 2.884 voti. Nella “sua” Gerocarne ha ottenuto 172 voti, contro i 33 di Vito Pitaro. A Vibo Valentia Alfonsino Grillo ha ottenuto 411 voti contro i 415 di Francesco De Nisi candidato nella stessa lista.
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