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Discarica a Sant’Onofrio, il clima si fa incandescente: l’imprenditore querela il sindaco

Vincenzo Massa, titolare dell’impresa che vuole realizzare l’impianto (e in campo per le prossime comunali) non ha gradito le esternazioni del primo cittadino di Vazzano Domenico Villì. Nel frattempo le opposizioni santonofresi costituiscono un comitato per il “no”

Discarica a Sant’Onofrio, il clima si fa incandescente: l’imprenditore querela il sindaco

Si fa sempre più rovente il dibattito attorno al progetto di realizzazione di una discarica privata di 400mila metri cubi in località “Tozza Palombara” nel comune di Sant’Onofrio. Progetto, attualmente in fase di valutazione d’impatto ambientale da parte dell’apposito nucleo della Regione Calabria, che ha trovato il sostegno del sindaco di Sant’Onofrio, Onofrio Maragò, il quale, nell’ottica di un “Eco-distretto”, immagina di affiancare al sito di stoccaggio la piattaforma per il recupero spinto dei rifiuti di cui ogni ambito territoriale dovrà dotarsi sulla base delle disposizioni contenute nel Piano regionale dei rifiuti.

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Un’ipotesi che ha trovato la ferma opposizione di Domenico Villì, sindaco del confinante comune di Vazzano, che l’ha fortemente osteggiata anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale che si è tenuto nel paese delle Preserre vibonesi. Lo ha fatto evidenziando, soprattutto, gli interessi privati sottesi al progetto che vedono in prima linea Vincenzo Massa, già sindaco del paese ed assessore provinciale della Giunta Bruni nonché amministratore unico della società Banplastik, impresa che si occupa di lavorazione di materie plastiche, riciclate e non, con sede a Vibo Valentia, che detiene il 50 per cento delle quote della Ecolux di Filandari, amministrata dal costruttore Vincenzo Restuccia, azienda che ha avanzato la proposta di realizzazione della discarica di Sant’Onofrio.

Discarica a Sant’Onofrio, da Vazzano arriva secco “no”

Massa, inoltre, è in campo anche per tornare alla guida del Comune di Vazzano avendo manifestato la volontà di candidarsi nelle imminenti elezioni comunali per il rinnovo degli organi elettivi locali. E qui, evidentemente, entrano in gioco i riflessi politici della vicenda e il dibattito trascende i toni puramente ecologisti o quelli inerenti la salute pubblica per entrare in un campo eminentemente politico.

Correlati, questi, che proprio Massa ha ravvisato nelle parole pronunciate da Villì (foto) nel corso dell’ultima seduta consiliare, tanto da bollare l’uscita del sindaco come «pretestuosa e strumentale ai fini elettorali» ritenendola lesiva della sua persona al punto di presentare una denuncia per diffamazione. «Mi ha denigrato – ha tuonato – ed è stato un bugiardo. Verrà presto smentito, così come ha fatto il sindaco di Sant’Onofrio, anche da altri primi cittadini. Convochi un consiglio aperto – la sfida rivolta da Massa a Villì – e spieghi se ricorda quando era lui a voler realizzare una discarica a Vazzano, che sarebbe dovuta sorgere su terreni della sua famiglia».

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Se i toni a Vazzano sono ormai sopra le righe, il clima a Sant’Onofrio non si preannuncia certo all’insegna dell’aplomb. Le opposizioni consiliari, già da qualche giorno sul piede di guerra, si dicono pronte a costituire un comitato per opporsi al progetto sponsorizzato da Maragò. Tra i principali animatori, i capigruppo di minoranza Salvatore Maragò e Pietro Loprieato e l’ex sindaco Tito Rodà. Quest’ultimo, tra il 2013 e il 2015, si era a sua volta opposto alla realizzazione di una discarica di rifiuti (anche pericolosi) portata avanti dalla medesima azienda nella medesima località, peraltro “affiancato” da un comitato di cui faceva parte pure l’attuale primo cittadino (foto).

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Il fronte del “No” si è incontrato ieri sera per fare il punto e già nel fine settimana potrebbe convocare un dibattito pubblico sulla questione. Per il prossimo 4 aprile, poi, è prevista una nuova riunione dei sindaci dell’Ato n. 4 che dovrebbe esprimere un primo parere sulla proposta avanzata da Maragò nel corso dell’ultimo incontro.

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