Calabria piegata dal maltempo, la solidarietà di Ceravolo
Il presidente dell’associazione Corrado Alvaro punta l’indice contro la politica «colpevolmente assente su un territorio già fragile».
«Quanto ancora dovremo parlare di queste tragedie annunciate che si continuano a consumare nel nostro territorio? Per quanto tempo ancora la Calabria dovrà subire la mancanza di opere di prevenzione sul territorio?». A chiederselo è Giuseppe Ceravolo, presidente dell’associazione Corrado Alvaro, il quale, in una nota, esprime la solidarietà della sua associazione alle popolazioni delle zone colpite dall’ondata di maltempo che ha interessato la fascia ionica reggina e catanzarese e quella interna del Vibonese nel corso dell’ultimo fine settimana.
Per Ceravolo, quei territori hanno vissuto una vera «apocalisse» di fronte alla quale «dobbiamo prendercela con una politica colpevolmente immobile su un territorio idrogeologicamente fragile. In questi anni – a suo parere – si è rimasti a guardare e nessuna opera di prevenzione è stata fatta. Eppure – ricorda Ceravolo – si poteva attingere a ingenti somme di denaro messe a disposizione dalla Comunità europea prima che le stesse tornassero indietro».
«Intanto – aggiunge mestamente – muoiono altri nostri conterranei; per questo credo sempre meno alla politica, pur restando convinto che adesso sia solamente ora d’interventi duraturi. Mi auguro – conclude – che si adottino tutte le misure necessarie per far ripristinare i luoghi, rendendo la vita meno difficile a quelle popolazioni già provate dall’inerzia della malapolitica».