martedì,Novembre 26 2024

Ridimensionamento Inps a Serra San Bruno, Di Bella: «Boeri ci ripensi»

La petizione popolare lanciata dal responsabile Encal e vicesindaco di Dinami raccoglie oltre duemila adesioni e sarà presto sul tavolo del presidente dell’ente previdenziale

Ridimensionamento Inps a Serra San Bruno, Di Bella: «Boeri ci ripensi»

«La sfida è alla metà dell’opera. Sindaci, amministratori comunali, associazioni, cittadini senza colore di partito dei 18 comuni dell’hinterland serrese hanno risposto più che positivamente alla petizione popolare promossa ed organizzata dal patronato Encal Cisal contro il provvedimento emanato dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che ha registrato, a partire dal 2 gennaio scorso, la trasformazione in Punto Inps dell’Agenzia di Serra San Bruno».

Ad affermarlo è il responsabile regionale Encal nonché vicesindaco di Dinami Nino Di Bella informando di aver inoltrato la stessa petizione ai vertici dell’Istituto nazionale di previdenza sociale.

Ridimensionamento Inps a Serra San Bruno, massiccia adesione alla petizione popolare

«Oltre duemila – spiega Di Bella – le firme raccolte nel cuore del territorio serrese con i giovani in testa alla protesta e fermamente intenzionati ad andare oltre, e con iniziative più consistenti, se il presidente dell’Inps non revocherà il provvedimento. Confezionata nella garanzia della procedura, la petizione verrà inoltrata, ufficialmente oltre che al Presidente Nazionale dell’Inps Tito Boero, al responsabile regionale e al responsabile provinciale. C’è in tutti noi – continua – legittima attesa per un positivo ripensamento da parte di Boeri che nei prossimi giorni avrà sul suo tavolo le giuste motivazioni di 2000 cittadini che rivendicano una sicura tutela dei propri legittimi interessi sociali».

Punto Inps a Serra San Bruno, Di Bella: «Popolazioni pronte a scendere in piazza»

Quindi «attendiamo, pertanto, giustizia dal presidente Boeri ed una più attenta organizzazione della macchina burocratica dell’Inps che non può non tenere conto nella sua missione quotidiana che esistono realtà, come quella serrese, che hanno tutto il diritto di contare su un servizio d’istituto più aderente alle necessità anche fisiche della popolazione, in particolare dei pensionati e dei lavoratori a volte portatori di disagio. Crediamo – scrive infine Di Bella -, che anche questo tipo di democratica e giusta riposta alle angherie della politica possa contribuire a far riflettere quanti si dichiarano in piazza portatori delle legittime istanze dei lavoratori mentre in realtà avallano scelte che condannano i cittadini a sacrifici talvolta avvilenti e immeritati».

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