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Narcotraffico: operazione “Stammer”, Riesame annulla sequestro beni per oltre un milione di euro

I giudici di Catanzaro restituiscono terreni, fabbricati, hotel e ristorante alla famiglia Grillo di San Calogero, oltre al bar di Iannello a Mileto e altri beni di Antonino Fogliaro. Al centro dell’inchiesta l’importazione di cocaina dal Sud America

Narcotraffico: operazione “Stammer”, Riesame annulla sequestro beni per oltre un milione di euro

Annullato dal Tribunale del Riesame di Catanzaro il sequestro preventivo dei beni di Pasquale Grillo, 68 anni, di San Calogero, nel Vibonese, arrestato nell’ambito dell’operazione antidroga “Stammer” della Dda e della Guardia di finanza scattata il 24 gennaio scorso e che mira a far luce su un consistente traffico di cocaina e marijuana gestito dal gruppo Ventrici-Grillo di San Calogero, Pititto di San Giovanni di Mileto e Fiarè di San Gregorio d’Ippona.

Lo stesso Tribunale del Riesame ha anche annullato il sequestro dei beni dell’indagato Rocco Iannello, 42 anni, di Mileto. Si tratta del bar bar “Day and Night” con domicilio fiscale a Mileto, di alcuni conti correnti e della ditta individuale di Rocco Iannello, 42 anni, di Mileto, esercente il commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi freschi, con sede legale a Mileto. I giudici hanno accolto in questo caso l’istanza dell’avvocato Giovanni Vecchio che è riuscito a dimostrare l’assenza di collegamento fra il possesso dei beni e la presunta attività di narcotraffico contestata a Iannello per il quale lo stesso Riesame ha invece confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere al pari di quella nei confronti di Massimo Pannaci, 50 anni, di Vibo Valentia.

I beni dissequestrati ai Grillo. In accoglimento di un’istanza avanzata dagli avvocati Francesco e Paola Stilo nell’interesse di Pasquale Grillo, Antonio Grillo, Eleonora Barone e Anastasia Grillo, il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro preventivo dei seguenti beni: tutti i rapporti bancari, con saldo positivo, intestati ad Pasquale Grillo; tutte le quote intestate a Pasquale Grillo ed il relativo complesso dei beni aziendali del ristorante ed albergo “L’Orchidea” ubicato a San Calogero in località “Casalello”; una serie di terreni, fra Filandari e Rombiolo, intestati a Pasquale Grillo; un fabbricato intestato sempre a Pasquale Grillo e sito a San Calogero; un’autovettura Volkswagen Golf. Anche in questo caso l’istanza difensiva ha fatto leva sulla mancanza del “periculum in mora” e del “fumus commissi delicti” in quanto i beni erano in possesso dei Grillo (nell’operazione sono coinvolti anche Antonio Grillo, 39 anni, e Giuseppe Grillo, 36 anni, figli di Pasquale) prima dell’ipotizzato narcotraffico messo in piedi dagli stessi e contestato nell’ambito dell’operazione “Stammer” (altro procedimento penale vede imputati Antonio e Giuseppe Grillo a Bologna nell’ambito dell’operazione “Due torri connection” scattata nel 2011).

Su istanza dell’avvocato Guido Contestabile il Riesame di Catanzaro ha infine annullato il sequestro preventivo della Fiat Grande Punto, di un fabbricato ubicato a Drapia e di un terreno a Mileto nella disponibilità di Antonino Fogliaro, 41 anni, di Mileto. 

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