Operazione “Rinascita”: le mani dei clan sul 501 Hotel di Vibo
Ricostruite le “manovre” sino al 2014 per l’acquisizione e la gestione della storica struttura alberghiera. Il ruolo del defunto Peppino Mancini. Indagati boss, imprenditori, un commercialista e un avvocato
Ci sono anche contestazioni relative all’acquisizione del 501 Hotel, la storica struttura alberghiera di Vibo Valentia, nell’operazione “Rinascita – Scott” della Dda di Catanzaro e dei carabinieri. Una misura cautelare era stata chiesta dalla Dda anche nei confronti di Peppino Mancini (cl. ’34), patron storico della struttura, il quale (si trovava sotto processo per bancarotta fraudolenta) è però deceduto nel novembre scorso. Del reato di trasferimento fraudolento di valori, aggravato dalle finalità mafiose, devono così rispondere i soli Franco Barba, 57 anni, Enzo Barba, 67 anni, detto “Il Musichiere”, e Paolino Lo Bianco, 56 anni, tutti di Vibo Valentia e tutti arrestati e già condannati per associazione mafiosa nell’operazione “Nuova Alba” del 2007. [Continua dopo la pubblicità]
Secondo l’accusa, nell’anno 2006 in concorso fra loro e con il defunto boss Carmelo Lo Bianco, detto “Piccinni” (morto in carcere nel 2014), al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure prevenzione patrimoniali, avrebbero attribuito fittiziamente a Peppino Mancini la titolarità/ disponibilità di denaro.
In particolare, Franco Barba, Enzo Barba e Paolino Lo Bianco, operando congiuntamente con il defunto Carmelo Lo Bianco (padre di Paolino), attribuivano in modo fittizio, a Peppino Mancini (già controllore del pacchetto di maggioranza azionaria e con incarichi direttivi e di amministrazione) la titolarità di una parte del pacchetto azionario dell’Hotel 501, già di proprietà della “501 Hotel s.p.a. (poi fallita), immettendo nelle casse della famiglia Mancini la somma di euro 1.200.000 euro (un milione e duecentomila), parte dei quali (almeno 300.000 euro) facenti parte della c.d. “bacinella”, ossia della cassa comune della cosca Lo Bianco-Barba e di altre consorterie alleate.
Peppino Mancini (per il quale era stata ipotizzata pure l’accusa di riciclaggio), secondo la Dda dopo aver ricevuto dai Lo Bianco-Barba tale somma di denaro avrebbe acquisito formalmente la disponibilità, investendola nella citata attività commerciale ed accettando di fare da prestanome in relazione alla parte del pacchetto azionario riferibile a Franco ed Enzo Barba, operando congiuntamente con il defunto boss Carmelo Lo Bianco.
Trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante delle finalità mafiose è quindi l’accusa che viene mossa anche al boss di San Gregorio d’Ippona Saverio Razionale, 58 anni (arrestato), al commercialista Paolo Basile, 56 anni (arrestato), all’avvocato Nazzareno Latassa, 51 anni (arresti domiciliari), ad Antonio Latassa, 81 anni (domiciliari), a Mario Lo Riggio, 58 anni (arrestato), a Salvatore Malara, 55 anni, tutti di Vibo. Secondo l’accusa, per agevolare la commissione del reato di riciclaggio, Paolo Basile, Mario Lo Riggio e Nazzareno Latassa, quali soci occulti della Italiantrade srl, avrebbero attribuito fittiziamente la titolarità di quote di tale società ai soci fittizi Antonio Latassa e Salvatore Malara.
Saverio Razionale e Mario Lo Riggio (quale espressione imprenditoriale – secondo l’accusa delle cosche Fiarè-Gasparro-Razionale e Lo Bianco-Barba) e Paolo Basile e Nazzareno Latassa quali esperti professionisti legati allo stesso Lo Riggio, avrebbero gestito di fatto, quali soci occulti, la Italiantrade che, nel frattempo, prendeva in gestione – dalla curatela fallimentare del Tribunale di Vibo Valentia – l’Hotel 501, di proprietà della fallita 501 Hotel S.P.A., con l’intento di acquistarlo, mandando al ribasso le aste indette dal Tribunale fallimentare e consentire così, tra l’altro, alla cosca Lo Bianco-Barba di rientrare dell’investimento di 1.200.000 euro, costituenti, almeno in parte (300.000 euro) provento delle attività delittuose dell’associazione mafiosa.
Da sottolineare che tali vicende nulla hanno a che vedere con l’attuale gestione della struttura alberghiera.
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