lunedì,Dicembre 23 2024

Regionali, l’esercito dei candidati vibonesi in cerca di una lista

Sono pochi quelli sicuri di una collocazione e molti quelli già in campo ma senza “casa”: da destra a sinistra, gli aspiranti ad un posto a Palazzo Campanella

Regionali, l’esercito dei candidati vibonesi in cerca di una lista

Tanta confusione, qualche manetta e un futuro incerto. Babbo Natale quest’anno non è stato tenero con la politica. Che poi sia colpa della politica, finisce per essere un triste punto di vista. Fatto sta che mancano appena cinque giorni (sabato 28) alla presentazione delle liste per le elezioni regionali del 26 gennaio ed a Vibo Valentia, come nel resto della Calabria, regna l’incertezza. La fase preliminare di una campagna elettorale tra le più anomale degli ultimi anni si sta per chiudere senza che ancora si abbia contezza, almeno in via ufficiale, di tutti i candidati alla carica di presidente. Circostanza che si riflette inevitabilmente sugli aspiranti consiglieri. Di molti si conoscono i nomi, ma non ancora la esatta collocazione in lista. [Continua dopo la pubblicità]

Jole Santelli

Centrodestra
Con Jole Santelli ci saranno i partiti del centrodestra “unito”, aggettivo quanto mai fluido: da Forza Italia alla Lega, da Fratelli d’Italia all’Udc, passando per almeno due liste civiche, quella del presidente ed una probabile Casa delle libertà che sarebbe anche la casa dei Gentile e affini. Nel Vibonese, una delle poche certezze è Marco Martino candidato dell’Udc. In Forza Italia non ha intenzione di candidarsi Francesco Pascale, mentre è possibile l’ingresso di Pasquale Farfaglia. È in campo già da un anno Vito Pitaro, che potrebbe trovare posto in qualche civica, al pari di Romano Mazza. In attesa di una collocazione definitiva anche Vincenzo Pasqua e Francesco De Nisi, per i quali, se si chiudono le porte di Fratelli d’Italia, si spalancherà qualche altra civica, a cominciare da quella del presidente. Tra i meloniani non è esclusa una candidatura per Bruno Rosi, già sindaco di Serra San Bruno. Nella Lega nulla è ancora deciso, mentre si attende una collocazione per politici di lungo corso che non hanno intenzione di stare a guardare: dall’ex consigliere regionale Alfonso Grillo, vicino ai fratelli Gentile; a Tonino Daffinà, punto di riferimento dei fratelli Occhiuto su Vibo. In questo caso, ovviamente, molto dipenderà dalle scelte del sindaco di Cosenza: se correre e con quante liste.

Pippo Callipo

Centrosinistra
Pressoché lo stesso livello di incertezza regna nel centrosinistra. Perché se Pippo Callipo è un punto fermo, Mario Oliverio continua ad essere mobile. Il governatore uscente è sul punto di ritirare ufficialmente la sua candidatura, ma non ha intenzione di gettare alle ortiche il patrimonio di consensi di cui gode e che era pronto a schierare: le “famose” tre liste, che magari tre non saranno ma che rappresentano comunque un bacino di voti importante. Anche in questo caso, regna grande incertezza: non è scontato, come poteva apparire, che in una di queste possa finirci il consigliere regionale Michele Mirabello, che le sue carte vorrebbe giocarsele nel Pd. Un Pd che continua a predicare «rinnovamento» e a praticare contraddizione, dato che in tutte le uscite pubbliche il sempiterno Bruno Censore non ha fatto molto per camuffarsi. Un partito affollato, in cui potrebbe trovare posto anche la candidatura del segretario della Cgil Raffaele Mammoliti. Della partita sarà, con ogni probabilità, anche Antonio Lo Schiavo, non è chiaro se nella lista del presidente o in un’altra civica, ad esempio Democratici e progressisti.

Movimento 5 Stelle
Tra i principali competitor c’è ovviamente il Movimento 5 Stelle che corre in solitaria. A Vibo Valentia, all’esito delle “regionarie” di qualche settimana fa, è saltato fuori qualche nome. Uno dei papabili è Giuseppe Tropeano, da luglio alla guida del meetup Vibonesi in movimento, un altro è Umberto Militare, militante di Pizzo di lungo corso.

Negli ambienti politici fervono gli incontri e le telefonate, al pari dei preparativi per il cenone di Natale. Per qualcuno, sotto l’albero, ci sarà un regalo. Per altri solo un pacco.

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