Mareggiata al Pennello, giochi e panchine sepolti dalla sabbia – Video
La furia delle onde squarcia il velo sul pasticcio delle opere di riqualificazione piazzate a pochi metri dalla battigia. Salgono oltre i livelli di guardia anche i fossi della zona
Il mare, si sa, si riprende ciò che gli appartiene. E poco importa se gli uomini la pensano diversamente, impiegando spesso ingenti risorse (pubbliche) pensando di poter addomesticare la forza della natura. Così ciò che in molti avevano previsto (e per certi versi temuto) si è puntualmente verificato. E se nei giorni scorsi c’era stato un assaggio, questa mattina è stata servita la portata principale. Il mare al Pennello, quartiere simbolo della speculazione edilizia di Vibo Marina, ha fatto nuovamente la voce grossa e si è fatto beffe della presunzione dell’uomo. Le opere di riqualificazione urbana, il nuovo lungomare, tanto decantato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute negli ultimi anni, sono finite sepolte sotto… sabbia. Quegli scivoli, quelle altalene, quelle panchine, quella pista ciclabile sorti a pochi metri dalla battigia, ora sono parte di un paesaggio spettrale in cui a dominare è la forza delle onde e il senso di abbandono e impotenza. Stanno lì a ricordare quanto possa essere talvolta superficiale la progettazione pubblica e quanto allegra sia stata la relativa spesa con i soldi dei contribuenti. Davvero un bel pasticcio che il mare ha pensato bene di seppellire. E ad emergere, dopo l’ennesima mareggiata, è anche la questione mai sopita della sicurezza dei fossi di scolo e dei canali che sfociano nella zona, stamane saliti oltre i livelli di guardia e a serio rischio tracimazione.
LEGGI ANCHE: Pizzo sotto choc, la mareggiata spezza il molo “pizzapundi” – Video