Nomina Menniti, Nesci (Noi moderati): «Romeo aveva ostentato la riduzione dei costi della politica e invece…»
L’esponente della minoranza consiliare contesta i calcoli dell’amministrazione che aveva annunciato un taglio del 30% delle spese

«La nomina di un consulente esterno quale componente dello staff del sindaco a carico delle casse dell’ente locale, dimostra che la riduzione dei costi della politica che l’amministrazione Romeo ha narrato alla città, di fatto non esiste». Batte sul tasto delle risorse sprecate Maria Rosaria Nesci, consigliere comunale di Noi moderati, che dalle file dell’opposizione critica la nomina di Gianpiero Menniti a capo di gabinetto del sindaco di Vibo Enzo Romeo.
«Se da una parte – si legge in una sua nota – la maggioranza ha votato una rimodulazione del patto salva città prevedendo una riduzione delle spese dell’ente, compresi i costi della politica, per un importo pari a 98mila euro a semestre per una durata di due anni, dall’altro ha indetto un bando per l’affidamento di un incarico quale funzionario di elevata qualifica per un costo annuo di circa 35mila euro lordo stato ed ha affidato un altro incarico al Dott. Menniti quale funzionario di elevata qualifica per un ulteriore importo di circa 35 mila euro all’anno lordo stato per la durata di 5 anni. A conti fatti, dunque, quella riduzione dei costi della politica (che già non poteva assolutamente quantificarsi nella misura pari al 30% e che di fatto non poteva affatto quantificarsi mancando dati certi in merito a quanto dei 98mila euro riportati nella rimodulazione del patto salva città sia da riferire alla riduzione dei costi della politica e quanto, invece, sia da riferire ad altri costi) non è reale».
E ancora, spiega: «Non è reale perché se da una parte si dichiara una riduzione dei costi della politica per una durata due anni, dall’altro si spendono circa 70mila euro all’anno per spese di natura esclusivamente politica e ciò per una durata di 5 anni. Quanto si dichiara di risparmiare, pertanto, è di gran lunga inferiore rispetto a quanto si andrà a spendere per la politica. È dunque evidente che lo slogan elettorale sulla riduzione di detti costi della politica, oggi si dimostra essere rimasto solamente tale e che le manovre sino ad oggi poste in essere da questa maggioranza rappresentano un maldestro tentativo di raggirare i cittadini».