Lavori fermi all’ospedale di Vibo, Sinistra italiana attacca la Regione: «Dove sono i 25 milioni del Pnrr?». E invoca la protesta cittadina
Il partito ricorda che il cantiere avrebbe dovuto essere aperto entro marzo di quest'anno e che c'era un piano alternativo in caso di mancata assegnazione dei fondi

Sinistra italiana, in occasione della prima riunione della Conferenza dei sindaci a guida di Fortunato Salvatore Giordano, sindaco di Mileto, aveva «stigmatizzato, attraverso un comunicato stampa, come si fosse persa l’occasione per mettere in campo una proposta politica, rilevando che in quella occasione il commissario Piscitelli aveva comunicato che i lavori di adeguamento sismico ed energetico sarebbero stati consegnati alla ditta incaricata entro il 5/6 marzo 2025 e chiarendo che se fosse venuto meno il finanziamento di 25 milioni di euro previsto dal Pnrr, la Regione Calabria avrebbe provveduto in tempi stretti a finanziare il progetto per la realizzazione dei lavori previsti, attraverso il Fondo di coesione e sviluppo». Questo è quanto si evince dal comunicato stampa del segretario della federazione di Vibo, Fortunato Petrolo.
«Ad oggi – prosegue la nota – non abbiamo comunicazioni né della consegna dei lavori, né dell’avvio dei lavori!. In considerazione del mancato avvio dei lavori, chiediamo di conoscere il destino dei 25 milioni di euro previsti dal Pnrr. È legittima la preoccupazione di individuare le risorse del finanziamento succitato – ribadisce Petrolo -. La domanda che poniamo è la seguente: si sono persi, oppure sono stati destinati in altri progetti fuori dal territorio Vibonese?»
Per Sinistra italiana, «è necessario chiarire se il finanziamento previsto dalla Regione Calabria attraverso il Fondo di coesione e sviluppo ha trovato una sua definizione, oppure sarà un’ulteriore beffa per questo territorio già decurtato del finanziamento di 25 milioni di euro necessari per gli interventi strutturali dell’ospedale Jazzolino». Sinistra Italiana, «convinta sostenitrice della sanità pubblica, ritiene che non c’è più tempo da perdere: la buona politica vibonese, i cittadini tutti devono avviare una protesta forte e decisa contro queste logiche che hanno gestito la sanità vibonese, ponendosi in difesa dei propri presidi ospedalieri, rivendicando il finanziamento di 25 milione di euro e chiedendo con forza la copertura delle figure professionali mancanti e necessarie per garantire la funzionalità dei reparti», oltre che la «tutela dei diritti e della salute dei cittadini».
Per la federazione vibonese di Sinistra italiana, «la Conferenza dei sindaci è l’organismo rappresentativo delle autonomie locali, con funzioni di indirizzo e controllo sull’attività socio-sanitaria e di partecipazione alla programmazione di tutte attività del settore, pertanto ha il compito istituzionale di promuove le opportune azioni politiche alfine di garantire i bisogni sociosanitari delle comunità locali amministrate». Essa, dunque, «non può essere considerata come occupazione di poltrone o di bandierine da mostrare, ma occorre che sia, in maniera responsabile, rappresentativa delle esigenze di tutti i cittadini, evitando di diventare complici di una politica che ha causato macroscopici disservizi nei confronti dei cittadini, annullando il diritto alla salute previsto dalla Carta costituzionale».