Regionali, Martino: «Siamo in ritardo. Il centrodestra si affretti sul candidato» – Video
Il coordinatore nazionale dell’Udc Giovani da tempo in campo per una candidatura a Palazzo Campanella. «La nostra - afferma - è l’unica lista pronta. Supereremo abbondantemente la soglia di sbarramento»
La sua candidatura è in campo da mesi. Nel bailamme di nomi, strategie e incertezze che stanno contrassegnando la fase preliminare della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali in Calabria, il suo nome è rimasto un punto fermo nell’area del centrodestra e, più nel dettaglio, dell’Udc. Partito nel quale incarna il ruolo di coordinatore nazionale dei giovani. Marco Martino, 29 anni, primo cittadino di Capistrano, ci crede. E dopo aver messo in archivio le polemiche con l’ex presidente della Provincia di Vibo Francesco De Nisi che – secondo voci poi rivelatesi infondate – avrebbe insidiato la sua candidatura nello scudocrociato, si appresta ad entrare nel pieno della campagna inaugurando (oggi alle 18 in via Jan Palach a Vibo) la sua segreteria elettorale. Una campagna il cui pieno avvio, nel campo del centrodestra, appare tuttavia ancora fortemente vincolato all’indicazione della figura cardine su cui incentrarla. [Prosegue sotto la pubblicità]
Martino, siete in ritardo rispetto agli avversari…
«C’è grande fermento ma il centrodestra si affretti a decidere, non tanto per la competizione elettorale quanto per iniziare a parlare di programmi nell’interesse dei cittadini. Ci sono molte figure in gamba, capaci di incarnare il profilo del candidato alla presidenza e di affrontare al meglio questa campagna elettorale nonché il lavoro che ne seguirà nei cinque anni a venire. Credo quindi che la scelta si possa affrontare con grande tranquillità, tenendo a mente il monito dei cittadini che è quello di trovare un profilo che sia il sindaco della Calabria, un amministratore vicino alle esigenze di cittadini e territorio, che rappresenti il buon padre di famiglia per i cittadini e raccolga istanze e problemi».
Un sindaco come, ad esempio, il primo cittadino di Catanzaro Sergio Abramo?
«Abramo rappresenta certamente un buon candidato, che risponde a questo profilo, ma nel centrodestra ci sono anche tanti medici, professionisti, personalità di alto profilo. Abbiamo una grande opportunità e dobbiamo essere in grado di sfruttarla, perché la gente giustamente ci chiede di esprimere una candidatura sulla quale costruire la campagna elettorale e l’azione politica futura. Indicarlo nell’immediatezza è fondamentale così da far partire finalmente una campagna elettorale con una figura univoca e con la tranquillità che il centrodestra vada unito e compatto e affronti la battaglia per le regionali con grande serenità».
Come giudica i paletti messi dalla Lega sulla scelta del candidato in Calabria?
«Quando c’è la possibilità di confronto e democrazia, è chiaro che il candidato della coalizione deve essere voluto e gradito da tutti. L’interpartitica di centrodestra ha deciso affidare la Calabria a Forza Italia, partito che, ribadisco, ha figure e potenziali candidati in grado di portare avanti un percorso politico serio e valido. Il fatto che però, di riflesso, si minaccino lacerazioni, si intavolino discussioni, si arrivi alle intimazioni di correre da soli con liste civiche o altro, non va bene. Il centrodestra è decisamente in ritardo. Oggi, a 20 giorni dalla presentazione delle liste, c’è la necessità di reperire subito, entro oggi o domani al massimo, un candidato in modo unisono. Forza Italia sicuramente potrà offrire il candidato migliore per la Calabria in questo momento».
Veniamo al suo partito: l’Udc. Supererete la soglia di sbarramento?
«L’abbiamo già superata. E spiego perché. Perché a differenza di quelli del nostro partito al momento non c’è traccia di altri candidati. Noi al contrario siamo in campo da tempo. Altri vanno in giro accreditandosi come candidati, ma posso garantire che l’unico partito che ha le candidature pronte ormai da qualche settimana è l’Udc. Abbiamo pronta una lista con candidati in tutte le tre province del collegio. Stiamo cercando di limare i dettagli per puntellare in questi venti giorni situazioni che sono reputate più deboli rispetto ad altre. Quindi non solo il quorum è alla nostra portata ma lo supereremo di gran lunga perché siamo partiti in vantaggio: il sottoscritto è in campagna elettorale da mesi e non dall’ultimo giorno. In questo momento, quando fino a poco tempo fa c’era chi ci prendeva, è emersa tutta la forza del nostro progetto. Che non è una forza brutale dovuta all’arroganza ma è una forza che viene dal riconoscimento di quel ruolo che abbiamo portato avanti nei territori».
Lista monocolore o frutto di alleanze nell’area moderata?
«La nostra sarà una lista nuova. Non sarà monocolore ma sarà di supporto e sostegno ad un’area moderata dove ci saranno l’area dell’amico Mario Mauro, il professore Nisticò, tanti moderati e la stessa Democrazia cristiana. Forze che si ritrovano in un progetto di larghe vedute, fatto sicuramente non di populismo ma di obiettivi, di programmi, di fatti. Abbiamo candidature di grande spessore, amministratori capaci, ma soprattutto di livello dal punto di vista del consenso. Ribadisco, l’unica lista pronta è la nostra e noi siamo concretamente in campo per un progetto politico che non riguarda il correntismo ma gli interessi della gente alla quale dobbiamo risposte».