Narcotraffico: operazione “Stammer”, gip convalida sequestro beni per milioni di euro
Accolta la richiesta della Dda di Catanzaro per vibonesi e reggini coinvolti nell’inchiesta sulle importazioni di centinaia di chili di cocaina e marijuana
Convalidato dal gip distrettuale di Catanzaro, Pietro Carè, il sequestro preventivo d’urgenza di beni per svariati milioni di euro eseguito dalla Dda nell’ambito dell’operazione “Stammer” contro il narcotraffico internazionale, scattata il 24 gennaio scorso su indagini condotte sul campo dal Nucleo di Polizia Tributaria e dal Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro.
Restano quindi sotto “chiave” diversi beni mobili ed immobili per gli inquirenti riconducibili a diversi indagati.
In particolare, il sequestro interessa: un’autovettura Peugeot, una Fiat Panda ed un fabbricato sito nel territorio comunale di Candidoni (Rc) e tutti i rapporti bancari riconducibili per i magistrati a Rosario Arcuri, detto “Saro il vecchio”, 64 anni, di Rosarno; tutti i rapporti bancari, con saldo positivo, intestati ad Pasquale Grillo, 68 anni, di San Calogero, e ad Antonio Grillo, 39 anni, di San Calogero; tutte le quote intestate a Pasquale Grillo ed il relativo complesso dei beni aziendali del ristorante ed albergo denominato “L’Orchidea” di San Calogero, località “Casalello”; una serie di terreni, fra Filandari e Rombiolo, intestati a Pasquale Grillo; un fabbricato intestato sempre a Pasquale Grillo e sito a San Calogero; un’autovettura Golf ed una Lancia Y riconducibili ai Grillo;la ditta individuale di Rocco Iannello, 42 anni, di Mileto, esercente il commercio all’ingrosso di frutta e ortaggi freschi, con sede legale a Mileto, il bar “Day and Night” con domicilio fiscale a Mileto; tutti i rapporti bancari, un’autovettura Fiat Grande Punto ed una polizza assicurativa riconducibili per i magistrati ad Antonino Fogliaro, 41 anni, di Mileto, residente a Reggio Calabria; tutti i rapporti bancari, una Fiat 500 ed una Fiat Grande Punto riconducibili intestati a Antonino Cannizzaro, 50 anni, di Rosarno; ditta individuale di Rocco Cutrì, 36 anni, di Sinopoli (Rc), ma dimorante ad Aprilia (Lt); tutti i rapporti bancari e due Fiat Panda riconducibili a Gregorio Cannizzaro, 50 anni, di Rosarno; tutti i rapporti bancari e la ditta individuale denominata “Supercar” di Wael Chanboura, 37 anni, libanese, residente a Forlì.
Gli altri beni sequestrati sono stati ritenuti dai magistrati riconducibili agli indagati: Filippo Fiarè, (in foto) 60 anni, di San Gregorio d’Ippona; Pasquale Feroleto, 43 anni, di Lamezia Terme; Fortunato Lo Schiavo, 36 anni, di Mileto; Mariantonia Mesiano, 46 anni, di Mileto; Salvatore Paladino, 58 anni, di Rosarno; Gianluca Pititto, 21 anni, di Mileto.
Le indagini hanno consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili ai clan Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Iannello e Galati di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero facente capo al broker della cocaina Francesco Ventrici, con la sostanziale partecipazione di alcuni clan della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone.
Clan calabresi assolutamente a loro agio nel contrattare direttamente con i Cartelli sudamericani l’importazione anche di 8.000 (ottomila) chili di cocaina.
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