Pizzo, salve le ceramiche del maestro Curatolo: dopo il restauro saranno ricollocate sulla facciata della chiesa
Il comitato aveva avviato una raccolta firme per salvaguardare gli altorilievi poste sulla parete che ingloba le chiese del Purgatorio e Madonna delle Grazie

di L.M.
Non è passato molto tempo da quando un comitato spontaneo con a capo l’artista e storico locale Antonio Montesanti ha lanciato una raccolta firme che chiedeva al sindaco di Pizzo, alla Confraternita, ed alla Soprintendenza, di adoperarsi al fine di rivedere ogni eventuale ipotesi di rimozione del prezioso gruppo ceramico e che, al contrario eseguendo i lavori di restauro della facciata si intervenisse sul consolidamento di tale opera artistica, salvaguardandola ulteriormente con le moderne tecniche dalle azioni erosive del tempo, con l’obiettivo di preservare i meravigliosi altorilievi che adornano da 41 anni la particolare facciata che ingloba le due Chiese napitine del Purgatorio e della Madonna delle Grazie, entrambe due scrigni d’arte.
Nel giro di appena una settimana le adesioni sono state più di 500 tra firme raccolte “de visu” ed online, alle quali si è accodato tra l’altro l’interessamento da parte del sindaco di Pizzo e dalla soprintendenza. Dunque, un obiettivo raggiunto, le opere dell’artista Giovanni Curatolo, uno dei grandi figli di Pizzo, finito il restauro della facciata torneranno al loro posto nella speranza che anche queste ultime subiscano lo steso intervento di conservazione. Immediata la soddisfazione dei più ed in particolare del promotore, Antonio Montesanti che ha sottolineato: «Da oggi abbiamo certezza, grazie a fonte certa, che le ceramiche di Curatolo verranno ricollocate nella facciata. La campagna di informazione sul valore artistico identitario del gruppo in gres invetriato realizzato da Maestro Giovanni Curatolo, gli articoli su quotidiani, la raccolta di firme per la petizione a suo favore, è stata così efficace che sono finalmente giunte rassicurazioni sul fatto che sia stata valuta e scelta l’opzione della ricollocazione dell’altorilievo sulla facciata della chiesa dei morti! Siamo dunque certi che, tra le diverse fasi di lavoro sulla chiesa, alla loro accorta rimozione seguirà un’altrettanta accorta ricollocazione».
Montesanti, ha inoltre speso parole di gratitudine facendosi voce del comitato spontaneo evidenziando l’importanza della raccolta firme promossa: «A nome del Comitato spontaneo non posso che esprimere un ringraziamento a tutti coloro che in questi giorni hanno sostenuto, con firme, articoli ed argomenti, questa campagna di sensibilizzazione sul legame ormai inscindibile tra la storia di quella Chiesa e la storia di quella opera ceramica e del suo autore. Ringrazio l’amico Santino Galeano, tutti gli eredi Curatolo ed il gruppo “Pizzo e il suo Spazio Tempo” e i tanti che non nomino per non fare torto ad altri, per il convinto impegno nel portare a compimento tutte le iniziative di questi giorni». Ora solo il futuro ci potrà dare contezza degli sviluppi di quello che rappresenta per tutta la comunità un passaggio identitario molto importante.
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