Mileto antica, al via la seconda fase di riqualificazione e valorizzazione del Parco archeologico medievale
Mercoledì 19 la consegna dei lavori alla ditta. Si inizierà dall’area della cattedrale, dove alcune fonti fanno presumere ci fosse il castello di Ruggero


Conto alla rovescia per il prosieguo dei lavori di riqualificazione e valorizzazione del Parco archeologico di Mileto antica intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo. Nel 2023 l’unico sito di epoca medievale della Calabria è stato interessato da un primo intervento di valutazione, nell’ambito di un accordo quadro di durata triennale che il Segretariato regionale del MiC diretto da Maria Mallemace e la Soprintendenza di settore hanno stipulato con l’Università di Siena. Questa attività ha permesso di costruire una piattaforma Gis con tutte le evidenze archeologiche note fino a quel momento. Tra pochi giorni, il prossimo 19 marzo, ci sarà invece la prevista consegna dei lavori alla ditta incaricata Pentacostruzioni e servizi di Cinquemani Rosario, con sede a Favara in provincia di Agrigento.

L’attuazione di questo ulteriore progetto predisposto dall’archeologo Michele Mazza partirà dalla collina prossima all’antica cattedrale, dove testimonianze di età moderna fanno, tra l’altro, presumere che ci fosse il castello di Ruggero I D’Altavilla, colui che nell’XI secolo elevò la città a capitale della propria contea normanna, nell’ambito del processo di conquista del meridione d’Italia. E dove, ancora, il rilievo e la ricognizione precedenti hanno permesso di individuare alcune aree di particolare interesse e potenzialmente di alto contenuto informativo. Nell’occasione sarà in primo luogo effettuata una pulizia di dettaglio delle strutture murarie, a cui seguirà un aggiornamento del rilievo e la selezione di alcune aree campione dove svolgere saggi di scavo. Per quanto riguarda l’equipe dell’Università di Siena guidata dal professore Carlo Citter, essa si occuperà, nello specifico, di coordinare il gruppo che effettuerà le operazioni di scavo archeologico, della supervisione sulla redazione della documentazione scientifica e della realizzazione di una sintesi storiografica dei risultati di scavo, nel contesto degli altri già svolti sul sito di Mileto antica.

Essa provvederà anche alla realizzazione del rilievo fotogrammetrico di dettaglio e 3D della stratigrafia, alla sistemazione delle aree di scavo mediante geotessuto e copertura con terra, al consolidamento delle murature esposte durante le attività che necessitino di interventi per la messa in sicurezza, all’effettuazione di attività di public engagement rivolte alla comunità locale. Tra i risultati attesi, quello di acquisire informazioni su un’area che potenzialmente sembra essere una delle zone a più lunga frequentazione e, perciò, con un deposito stratigrafico tale da poter fornire le prime sequenze continue, aldilà degli altri interventi archeologici che hanno interessato solo punti specifici del sito, di difficile collegamento fra loro. Il progetto sarà finanziato con fondi del Ministero della Cultura, per un importo complessivo di 250mila euro.