venerdì,Marzo 14 2025

Fiera di San Giuseppe, i commercianti di Soriano disertano Cosenza: «Ci hanno assegnato postazioni troppo periferiche»

La polemica dopo la decisione della giunta Caruso di rimodulare la posizione delle bancherelle. Una scelta che l'associazione Vimini e Terracotta considera fortemente penalizzante: «Danno enorme»

Fiera di San Giuseppe, i commercianti di Soriano disertano Cosenza: «Ci hanno assegnato postazioni troppo periferiche»

Dal 15 al 19 marzo si terrà la tradizionale Fiera di San Giuseppe a Cosenza su viale Marconi, un percorso lungo 6 km ricco di bancarelle di ogni genere: dall’artigianato alla gastronomia. Una fiera, inoltre, che raccoglie annualmente non solo visitatori da ogni parte della Calabria ma anche commercianti che presentano il proprio prodotto, molto spesso tipico del proprio territorio. L’evento ormai alle porte, però, è stato accompagnato da diversi malumori soprattutto in relazione a determinate scelte dettate dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso.

Lo spostamento

Tra i comuni da sempre più attivi in questo ambito rientra quello di Soriano Calabro, storicamente ricco di commercianti e che ogni anno presenziano all’evento in terra cosentina. La polemica nasce dalla rimodulazione dei punti vendita ambulanti decisa dall’amministrazione comunale di Cosenza. Un ridisegnamento che ha portato l’artigianato sorianese lontano dall’epicentro della fiera e quasi in periferia, causando così il dissenso dei diretti interessati, insieme ai commercianti di Caltagirone e Seminara anch’essi relegati lontano dal centro.
A tal proposito, il gruppo di commercianti sorianesi Vimini e Terracotta hanno voluto esporre la propria opinione in seguito a tale decisione: «Tempi duri per il commercio ambulante: prima l’onda di una crisi economica mai completamente superata, poi gli effetti penalizzanti delle guerre e ora l’indifferenza dell’amministrazione comunale di Cosenza, in particolare dell’assessore al commercio, a non tenere in considerazione le problematiche del lavoro dei commercianti di Vimini e Terracotta, e con questi ultimi che rappresentano l’artigianato di qualità, il fiore all’occhiello di una produzione dove si richiede abilità e maestria. A tale proposito vogliamo esprimere la nostra delusione per lo spostamento che il comune ha fatto nei nostri confronti. Dopo esserci consultati tra colleghi, abbiamo sollevato dubbi e preoccupazioni sia di carattere logistico che economico, dal momento che ci sentiamo trattati come oggetti che si spostano a piacimento senza tenere in considerazione le nostre necessità lavorative. Riteniamo che la nuova area, essendo una zona meno accessibile, non sia adeguata a supportare il nostro lavoro soprattutto in termini di visibilità. L’area che ci é stata destinata, infatti, è molto distante dalla strada e inoltre la visibilità delle bancarelle è impedita dalle numerose aiuole presenti».
Un disagio anche organizzativo se si considera la preparazione e poi lo smontamento della bancarelle stesse: «Le operazioni di carico e scarico delle merci, per noi operatori, si rendono difficili da attuare perché l’area non è funzionale alla movimentazione di camion o furgoni».

La decisione di non presenziare alla Fiera

Insomma la nuova collocazione, che fino agli anni precedenti era molto più centrale, di certo non va a genio ai commercianti sorianesi, che proseguono : «Queste riflessioni da sole dovrebbero bastare a ponderare decisioni diverse circa lo spostamento degli operatori commerciali che, ricordiamolo, traggono dalla vendita dei loro prodotti la fonte di sussistenza per le loro famiglie e le loro attività. Ci hanno detto che si tratta di uno spostamento irrilevante ma per noi non è così poiché potrebbe sortire un danno enorme e irreparabile sul nostro lavoro. Creare valore condiviso, identificare spazi in cui scegliere i prodotti che rispondono a esigenze concrete dei clienti in una fiera come quella di San Giuseppe a Cosenza dovrebbe essere la priorità di una amministrazione attenta. Visto le ripetute e vane richieste di farci restare nell’area già occupata da noi negli anni passati, abbiamo deciso di non partecipare alla fiera di San Giuseppe 2025. “Ringraziamo” il sindaco e l’amministrazione per la poca sensibilità, disponibilità e cordialità e soprattutto per l’indifferenza verso noi commercianti e padri di famiglia».

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