Donne, emancipazione e diritti: all’Archivio di Stato di Vibo presentato il libro La signora del pavone blu di Maria Concetta Preta
In contemporanea nella sala conferenze della struttura del MiC è stata allestita anche una mostra pittorica al femminile dell’artista Tonio Fortebraccio


Opera letteraria e arte pittorica quali motivi di spunto per riflettere sul campo della cultura e sul mondo prettamente al femminile. Questi, in breve, i contenuti e le prerogative dell’evento organizzato dall’Archivio di Stato di Vibo Valentia nell’ambito della Giornata internazionale della donna.
Nell’occasione nella sala conferenze della struttura afferente al Ministero della Cultura è stato presentato il romanzo noir di Maria Concetta Preta dal titolo “La signora del pavone blu”. Il tutto arricchito dall’esposizione pittorica di una serie di valenti opere, sempre sul tema delle donne, realizzate dall’artista vibonese Tonio Fortebraccio.
L’incontro pubblico è stato introdotto dall’intervento della direttrice dell’Archivio di Stato, Rosada Pezzo, la quale ha affrontato il tema dell’evoluzione della figura femminile da un punto di vista prettamente giuridico-normativo. Soffermandosi, in particolare, su quanto di importante e decisivo è stato fatto negli ultimi decenni per permettere alla donna di emanciparsi ed acquisire i diritti che le spettavano, ma anche sul tanto che ancora rimane da fare per rendere tali riconoscimenti pienamente realizzati. Subito dopo sono entrati in scena la stessa autrice de “La signora del pavone blu” e la docente di Lettere classiche Federica Geraci, le quali, a loro volta, prendendo spunto dai personaggi tracciati e descritti nel romanzo hanno sviluppato un interessante dialogo, con al centro la figura della donna, che dall’età classica ha portato ai giorni nostri. Presenti all’incontro anche gli studenti del Liceo Classico “Michele Morelli” di Vibo Valentia, i quali hanno dato il loro contributo alla discussione in sala con una serie di riflessioni sul romanzo.
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