lunedì,Marzo 10 2025

Vibo Valentia, la Cgil in piazza per sensibilizzare sui diritti delle lavoratrici e promuovere i quesiti referendari

In occasione della Giornata internazionale della donna l'iniziativa ha voluto informare la cittadinanza sulle proposte promosse dal sindacato. Focus su sicurezza, precarietà, licenziamenti illegittimi e diritto alla cittadinanza per chi vive e lavora in Italia

Vibo Valentia, la Cgil in piazza per sensibilizzare sui diritti delle lavoratrici e promuovere i quesiti referendari

In occasione della Festa della Donna, la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo è scesa in piazza a Vibo Valentia per un’iniziativa di sensibilizzazione dedicata ai diritti delle lavoratrici. In piazza Santa Maria è stato allestito un banchetto, dove oltre alla distribuzione delle tradizionali mimose, si è parlato dei cinque quesiti referendari promossi dal sindacato per migliorare le condizioni di lavoro in Italia.

Al centro dell’attenzione, la necessità di garantire maggiore sicurezza sul lavoro, contrastare la precarietà e rafforzare le tutele per chi rischia licenziamenti ingiusti. La Cgil ha ricordato che ogni anno in Italia si registrano circa 500mila infortuni sul posto di lavoro, con un bilancio tragico di quasi 1000 vittime. Inoltre, milioni di lavoratori sono penalizzati da contratti precari e da normative che riducono le garanzie occupazionali.

I cinque quesiti referendari sostenuti dalla CGIL mirano a:

  1. Eliminare le limitazioni al reintegro per i licenziamenti ingiusti
    Attualmente, chi lavora in aziende con più di 15 dipendenti e viene licenziato senza giusta causa non ha diritto al reintegro, anche se un giudice riconosce l’illegittimità del licenziamento. L’abrogazione di questa norma permetterebbe di restituire maggiore stabilità ai lavoratori.
  2. Maggiori tutele per chi lavora nelle piccole imprese
    Nelle aziende con meno di 16 dipendenti, oggi un dipendente ingiustamente licenziato può ricevere al massimo sei mensilità di risarcimento. Il referendum punta a rivedere questo limite, adeguando l’indennizzo in base alla capacità economica dell’impresa e alla condizione personale del lavoratore.
  3. Contrastare il lavoro precario
    In Italia oltre due milioni di persone hanno contratti a tempo determinato, spesso senza alcuna motivazione oggettiva. La CGIL propone di reintrodurre l’obbligo di una giustificazione chiara per l’utilizzo di contratti a termine, per garantire maggiore stabilità ai lavoratori.
  4. Rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro
    La proposta referendaria prevede di estendere la responsabilità dell’impresa appaltante in caso di infortuni sul lavoro, così da evitare il ricorso a ditte che non rispettano le norme di sicurezza.
  5. Ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza italiana
    Oggi, chi vive in Italia deve attendere dieci anni prima di poter richiedere la cittadinanza. La proposta referendaria mira a ridurre questo periodo a cinque anni, facilitando il percorso di integrazione per oltre 2,5 milioni di persone che risiedono e lavorano stabilmente nel Paese.

La raccolta firme del 2024 ha già superato i cinque milioni di sottoscrizioni, segno di un’attenzione crescente verso questi temi. La CGIL ha sottolineato l’importanza della partecipazione al voto referendario, ribadendo che ogni cittadino ha la possibilità di contribuire a cambiare in meglio il Paese.

L’iniziativa di Vibo Valentia si inserisce in un percorso di mobilitazione più ampio che il sindacato sta portando avanti in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e ottenere un miglioramento concreto delle condizioni di lavoro e di vita.

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