Fondazione Natuzza, focus sulla Serva di Dio e sul contesto storico-ecclesiale in cui è vissuta
All’evento in programma domenica 9 marzo all’interno del santuario mariano di Paravati interverrà anche il professore Marinelli, autore di oltre 10 volumi sulla mistica di Paravati
“Sui passi di Natuzza Evolo, il contesto storico-ecclesiale”. Questo il titolo dell’evento in programma domani 9 marzo all’interno della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati. L’appuntamento è per le 15.30 nel santuario mariano, fulcro della realtà religioso-socio-assistenziale sorta nella frazione di Mileto su input della Serva di Dio calabrese, morta il giorno di Ognissanti del 2009 dopo un’esistenza dedicata ad accogliere e a dare conforto a chi ne aveva bisogno. A quell’ora inizierà l’incontro teso a raccontare il vissuto della mistica con le stigmate di Paravati. Dopo i saluti del rettore della chiesa, padre Michele Cordiano, e del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, il programma della giornata prevede gli interventi del docente di Storia contemporanea dell’Università degli Studi internazionale di Roma, Ulderico Parente, e del professore di Teologia dommatica e preside della Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale, don Francesco Asti.
Subito dopo ci saranno le testimonianze del presidente della Fondazione, don Pasquale Barone, e dell’ingegnere nucleare, nonché professore emerito dell’Università della Calabria, Valerio Marinelli, quest’ultimo autore di oltre dieci libri che hanno raccontato e che continuano a narrare, ancora oggi, passo passo la vita, i carismi e le virtù di Natuzza Evolo. Modererà l’incontro la docente di Teologia dommatica presso la Pontificia università della Gregoriana di Roma, Alberta Maria Patti. Al termine dell’evento, alle 18.30, all’interno dello stesso santuario è in programma la celebrazione eucaristica che chiuderà la giornata. La messa potrà essere seguita anche in diretta streaming sui canali web della Fondazione intitolata al “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”.
