giovedì,Marzo 6 2025

Mileto, il Circolo Laudato sì abbraccia l’iniziativa contro il gioco d’azzardo “Vince chi smette”

Il progetto promosso dalla Caritas italiana punta ad arginare il fenomeno. Il Movimento: «Una macchina mangia soldi, un peccato incompatibile con lo stile di vita cristiano»

Mileto, il Circolo Laudato sì abbraccia l’iniziativa contro il gioco d’azzardo “Vince chi smette”

Il Circolo Laudato sì di Mileto scende in campo al fianco del progetto della Caritas Italiana “Vince chi smette”, teso a promuovere percorsi di animazione comunitaria con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sul fenomeno del gioco d’azzardo e sui rischi associati. L’iniziativa è stata presentata lo scorso 20 febbraio a Roma presso la sede nazionale della realtà solidale ecclesiastica. Oggi l’annuncio che viene fatta propria anche dalla locale sezione del Movimento, nato sulla scia dell’omonima enciclica di Papa Francesco. Non è la prima volta che il Circolo Laudato sì di Mileto si rende artefice di iniziativa sociali. Nel corso delle ultime festività natalizie ha proposto con successo il progetto “Spreco Zero” e il concorso “Il presepe con materiale di  riciclo”. Lo scorso 16 febbraio ha anche aderito alla Giornata nazionale del Risparmio energetico “M’illumino di meno”. Adesso, l’ulteriore impegno a sostegno di “Vince chi smette”.

«Sabato 1 marzo – spiega la locale sezione del Movimento – ha avuto inizio per i musulmani il mese di Ramadan e oggi, 5 marzo, la Quaresima per i cristiani. Per tutte e due le religioni è un tempo “forte”, di preghiera, digiuno ed elemosina per attuare un rinnovamento personale e comunitario. Per questo tempo speciale vogliamo proporre un altro segno di sobrietà, il digiuno e l’astinenza anche dal gioco d’azzardo. Il fenomeno – aggiunge – ha assunto negli ultimi anni una dimensione preoccupante, il giro d’affari in Italia ha raggiunto quota 169 miliardi nel 2022 (il 7 % del pil), significa che gli italiani spendono più per il gioco che per i beni alimentari (160 miliardi), la salute (128 miliardi) o la scuola (52 miliardi). Al primo posto c’è il “Gratta e vinci”, al secondo il “Super Enalotto”, al terzo le scommesse sportive».

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Il Circolo Laudato sì di Mileto prosegue la sua disamina sottolineando che, nell’ambito dell’azzardo, «l’attribuzione della qualifica di gioco è del tutto fuori luogo», ed evidenziando, al contrario, «che essa è un’attività in cui ricorre il fine di lucro, nella quale la vincita o la perdita sono elementi aleatori (l’elemento determinante è il caso), e che l’abilità, la capacità o l’esperienza altrimenti riscontrate nel gioco, hanno un’importanza trascurabile ed ininfluente. Dal 2013 – rimarca – è riconosciuta come patologia perché l’azzardo può dar luogo a una condizione patologica di dipendenza, nell’incapacità cronica di resistere all’impulso del gioco, con conseguenze anche gravemente negative sull’individuo stesso, la sua famiglia e le sue attività professionali. Nonostante la crescente consapevolezza di questa situazione – aggiunge – il fenomeno dell’azzardo continua a espandersi in modo preoccupante. Il gioco d’azzardo è una vera e propria fabbrica di povertà materiale e morale che crea grave danno alle persone, al sistema educativo, all’economia reale e alla società e che va combattuto nel profondo. Una vera malattia (ludopatia) che rovina sia intellettualmente che economicamente, subdola e terribile, che non perdona e attrae e porta nel baratro della rovina totale, personale e familiare». In conclusione, dal locale Circolo giunge l’ulteriore sottolineatura che l’azzardo «è una macchina mangia soldi e una struttura di peccato incompatibile con lo stile di vita cristiano» e che, quindi, anche per questo «liberare le persone da tale forma di dipendenza significa restituire dignità».

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