Viabilità colabrodo nel Vibonese, il Comitato Strada del mare scrive a Salvini e denuncia: «Vere e proprie mulattiere, da terzo mondo»
Il sodalizio sollecita l’intervento del titolare del dicastero Infrastrutture e spiega: «L’area tra Capo Vaticano e Tropea risulta ad alta densità turistica eppure le arterie sono costellate da buche e insidie. C’è tanta amarezza tra gli imprenditori»

Strade al limite della percorribilità, costellate da voragini e insidie. È il quadro tratteggiato dal Comitato strada del mare che, nelle scorse ore, ha deciso di sottoporre all’attenzione del ministro con delega alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini, lo stato in cui versano le arterie della costa vibonese. Il documento, informano i membri del sodalizio diretto da Giovanni Capua, intende accendere i riflettori sulle «problematiche ataviche che interessano un territorio, quello tra Capo Vaticano e Tropea, ad alta densità turistica. Il Ministero– tengono a specificare – già in passato si è interessato alla viabilità costiera provinciale. E proprio grazie al suo interessamento nel 2019 era stata riaperta la sp 23, rimasta off limits per i due precedenti anni». Alla riapertura avevano fatto seguito interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
«La Strada del mare versa in uno stato pietoso»
Ad oggi, tuttavia, la situazione della viabilità risulta drammatica: «La Strada del mare versa in uno stato pietoso e alcuni tratti necessitano di interventi di manutenzione ordinari e straordinari. Uno su tutti, il tratto della Sp 22 che collega Ricadi a San Nicolò». Con la bella stagione ormai alle porte, le criticità legate alle condizioni delle strade rischiano di avere pesanti ripercussioni sul fronte turistico: «Si tratta di un’area, quella tra Capo Vaticano e Tropea, che negli anni ha conosciuto una considerevole crescita turistica. Tanto da essere annoverata ai primi posti in Italia per densità turistica. Eppure, allo stato, non possiamo che offrire ai visitatori strade insicure e piene di buche e avvallamenti. Prendiamo per esempio – ci spiegano i membri del comitato – l’arteria che collega Ricadi (zona farmacia) a Tropea: è una vera e propria mulattiera. Mulattiera che, specie nel periodo estivo, registra il passaggio di centinaia e centinaia di turisti». Il sodalizio sottolinea l’amarezza degli imprenditori: «Le arterie servono numerose strutture ricettive, costrette a fare i conti con strade poco percorribili, da terzo mondo». Nonostante gli sforzi per migliorare l’accoglienza, infatti, lo stato della viabilità rappresenta un pessimo bigliettino da visita.
Gli incendi
Tornando al contenuto della missiva indirizzata a Salvini, per quanto riguarda la sp 23 si rileva un’altra problematica, ovvero quella legata agli incendi appiccati dall’uomo: «La situazione – aggiunge il Comitato – si potrebbe risolvere con poche telecamere, installate in punti strategici. Purtroppo, le istituzioni locali non si sono prodigate a tal fine. Se non si affronterà questo fenomeno con la giusta fermezza, la viabilità e l’incolumità pubblica saranno presto nuovamente a rischio».