sabato,Marzo 1 2025

Lavori infiniti al Municipio di Stefanaconi: i commissari deliberano la messa in mora per l’appaltatore

L’ennesimo ritardo nella consegna delle opere ha spinto il Comune a imporre un termine ultimo all’impresa che dovrà concludere l'intervento entro il 31 marzo

Lavori infiniti al Municipio di Stefanaconi: i commissari deliberano la messa in mora per l’appaltatore
Il Comune di Stefanaconi

I lavori di ristrutturazione del Municipio di Stefanaconi procedono a rilento e la consegna dei lavori finali è stata rimandata ancora una volta. Una situazione paradossale che ha spinto i commissari straordinari Ernesto Raio e Vito Laino (che unitamente a Giovanni Todini amministrano il Comune dopo lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose) a deliberare un atto di indirizzo rivolto al responsabile dell’ufficio tecnico comunale affinchè proceda a mettere in mora l’appaltatore delle opere in caso di ulteriori inadempimenti. I lavori di ristrutturazione dell’edificio comunale – sito in piazza della Repubblica – risultano infatti essere in notevole ritardo rispetto al cronoprogramma di esecuzione degli interventi. Nonostante i ripetuti solleciti della commissione straordinaria (e le rassicurazioni ricevute dalla direzione lavori e dagli operatori economici interessati dell’esecuzione degli interventi) circa la definitiva conclusione dei lavori nell’ennesimo termine ultimo del 10 febbraio scorso, anche tale termine è stato disatteso “per fatti imputabili – scrivono i commissari nella delibera – all’appaltatore”. Da qui la necessità di impartire direttive al rup dell’intervento affinché proceda all’assunzione delle “opportune determinazioni di contestazione e (ulteriore) messa in mora dell’appaltatore per il caso di ulteriori ritardi maturandi nella conclusione dei lavori programmati”. I commissari hanno deliberato anche un nuovo termine ultimo per la conclusione dei lavori: il 31 marzo 2025. Decorso inutilmente tale termine, si “procederà, ex pluribus e fatta salva l’adozione di ogni ed eventuale provvedimento normativamente previsto”, alla risoluzione in danno del contratto di appalto ed “all’adozione delle opportune iniziative di conseguenza”. La deliberazione in questione è stata dichiarata dai commissari immediatamente esecutiva.

top