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Vibo in festa per il suo patrono, ecco chi era San Leoluca: da Corleone a Vena Inferiore dove morì a 100 anni

Visse nel IX secolo ed è considerato uno dei fondatori del monachesimo italo-greco nel Meridione. Diversi i miracoli a lui attribuiti, anche nel territorio vibonese

Vibo in festa per il suo patrono, ecco chi era San Leoluca: da Corleone a Vena Inferiore dove morì a 100 anni

Vibo Valentia festeggia oggi 1° marzo il suo patrono, San Leoluca. Ma in quanti sanno davvero chi fosse, quando visse e cosa ha fatto nella sua vita per essere ricordato ancora dopo secoli, venerato dalla Chiesa cattolica e anche da quella ortodossa? La sua è una storia che s’intreccia con la tradizione monastica meridionale, anzi San Leoluca è considerato proprio uno dei fondatori del monachesimo italo-greco. Una storia che lo rende esempio di fede e dedizione.

San Leoluca nacque intorno all’815 d.C. a Corleone, in Sicilia, in una famiglia benestante e molto religiosa. Tant’è che passò i suoi primi anni tra la preghiera e la meditazione nelle campagne. Una volta persi i genitori, a vent’anni scelse di dedicare la sua vita a Dio entrando in un monastero basiliano. In un’epoca segnata dalle incursioni saracene, il monachesimo orientale prosperava nel sud Italia, e Leoluca si immerse in una vita di preghiera, digiuno e ascesi.

Spostatosi in Calabria, visse alcuni anni tra Orsomarso e Mormanno, nel Cosentino. Poi, si trasferì a Vena Inferiore dove insieme a un altro abate fondò un monastero. Qui divenne un punto di riferimento per i fedeli, molti dei quali si rivolgevano a lui per consiglio e conforto spirituale. Morì il primo marzo del 915, all’età di ben cento anni, per una forte febbre, lasciando un’eredità di santità e un culto che si diffuse rapidamente tra i fedeli calabresi e siciliani.

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A San Leoluca vengono attribuiti diversi miracoli, come l’aver resuscitato un cavallo morto o aver guarito una mano dopo il morso di una vipera. Proprio nel territorio di Vibo Valentia, secondo la tradizione religiosa avrebbe poi guarito un lebbroso, dei paralitici e indemoniati. San Leoluca è anche invocato come protettore dai terremoti e dalle calamità naturali. Da molti è considerato come un Santo che ha segnato la storia religiosa del Meridione d’Italia. Nel 2006 furono ritrovati una tomba e resti attribuiti a San Leoluca nella chiesa di Santa Ruba, a San Gregorio d’Ippona.

Nella città di Vibo Valentia è dedicato proprio a San Leoluca il duomo, che sorge dove esisteva anticamente una cattedrale bizantina probabilmente del IX secolo, poi distrutta dai terremoti. San Leoluca oltre ad essere protettore di Vibo, lo è anche di Corleone sua città natale.

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