Joppolo, Ventrice sul bilancio: «Si rischia un nuovo dissesto sulla base di dati incompleti»
Intervento del consigliere comunale dopo la convocazione del civico consesso per la discussione dello strumento contabile di previsione 2025-2027
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«Mi risultano incomprensibili le motivazioni che hanno indotto la convocazione della seduta di Consiglio comunale, se non per meri fini ragionieristici e di obbligatorietà legislativa, accertato che non appare evidente ciò che l’ente si propone di fare attraverso lo strumento del bilancio di previsione. Manca una relazione del responsabile politico del bilancio o, comunque, del sindaco su cui discutere». È quanto dichiara il consigliere comunale di Joppolo, Guido Ventrice, in ordine alla convocazione del Consiglio per la discussione sul bilancio di previsione 2025/2027.
Il consigliere sottolinea che in un Comune «in dissesto è impossibile programmare, ma non presentare comunque in Consiglio un programma di attività, magari ad impatto zero rispetto alle finanze dell’ente. Ma è evidente – rimarca il consigliere – l’assenza di ogni capacità di programmare che va ad accentuarsi, maggiormente, nell’indisponibilità al confronto verso il Consiglio comunale e verso ogni singolo cittadino». Ad avviso di Guido Ventrice, la proposta di bilancio presentata dall’amministrazione comunale di Joppolo appare «prettamente ragionieristica, senza un disegno politico-amministrativo e senza alcuna prospettiva futura, rivolta unicamente al soddisfacimento delle imposizioni normative. L’amministrazione comunale avrebbe potuto,con la verifica del criterio di soddisfacimento della spesa, riformulare le tariffe sulle imposte comunali in modo da alleggerire la pressione sui cittadini, limitandosi alla sola e totale copertura dei servizi. Avrebbe potuto, a fronte delle nuove assunzioni, limitare l’esternalizzazione di ogni minimo servizio comunale o il ricorso a continui supporti esterni che si accavallano alle figure già presenti negli uffici. Avrebbe potuto evitare l’esternalizzazione della difesa in giudizio dell’ente, affidandosi invece alle figure professionali già in dotazione organica, così come avrebbe potuto programmare delle attività per il recupero economico e sociale di un contesto, oramai, fortemente degradato».
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Quindi il passaggio su alcune osservazioni relative al bilancio in procinto di essere approvato. Per il consigliere Ventrice l’approvazione di tale strumento contabile «nasconde l’insidia di un nuovo dissesto come si comprende leggendo la tabella dei parametri obiettivi ai fini dell’accertamento dello stato di ente strutturalmente deficitario allegata al bilancio. I parametri sono otto e gli enti locali con almeno quattro di quei parametri fuori tolleranza sono da considerarsi enti strutturalmente deficitari. Il Comune di Joppolo ha già sforato tre di questi parametri e, probabilmente, è ad un passo dallo sforarne un altro, magari nel momento in cui il Comune dovrà fare i conti con quanto sollecitato dall’Organo Straordinario di Liquidazione con la delibera n. 12 del 7 ottobre 2024. In secondo luogo – aggiunge Ventrice – è vero che il Comune di Joppolo si trova in stato di dissesto finanziario ma è altrettanto vero che dopo oltre tre anni di questa sindacatura, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto dire quando il dissesto verrà chiuso». Il consigliere conclude sottolineando che l’organismo straordinario di liquidazione ha «affermato chiaramente che dopo oltre due anni dal suo insediamento non è in grado di quantificare la massa passiva. Inoltre, rispondendo alla richiesta del commissario liquidatore e ripristinando i fondi vincolati, ci si avvierebbe verso la concretizzazione di una sorta di dissesto nel dissesto e così come stanno le cose il Consiglio comunale viene indotto alla dichiarazione del dissesto finanziario sulla base di dati incompleti». Per tali motivi, il consigliere comunale Guido Ventrice ha espresso il proprio voto contrario rispetto agli argomenti posti all’ordine del giorno del Consiglio comunale, esortando «una discussione sana e libera sul reale stato delle finanze dell’ente».
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