Temesa, il mito e la storia: il Fai di Vibo promuove un dibattito con il direttore del Museo Capialbi
Appuntamento il 28 febbraio al Convitto nazionale Filangeri. Focus sull'antica città citata anche da Omero e su cui Maurizio Cannatà ha già scritto un libro
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La delegazione provinciale del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) di Vibo Valentia, guidata da Giovanna Congestrì, ha organizzato un incontro-dibattito dedicato alla storia e al mito dell’antica città di Temesa. L’evento si svolgerà venerdì 28 febbraio alle ore 17 presso la sala del Convitto nazionale Filangeri e avrà come protagonista Maurizio Cannatà, autore del libro “Temesa, il mito e la storia” e direttore del Museo archeologico nazionale Vito Capialbi di Vibo Valentia.
La serata offrirà un’importante occasione di approfondimento culturale e storico, arricchita dagli interventi di esperti del settore. Parteciperanno, infatti, Alberto Capria, dirigente scolastico del Convitto nazionale Filangeri, Giovanna Congestrì, capodelegazione del Fai di Vibo Valentia, e Maria D’Andrea, delegata alla cultura della sezione del Fai del capoluogo. A dialogare con l’autore sarà Gian Piero Givigliano, già professore ordinario di Storia romana presso l’Università della Calabria (Unical).
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Il volume di Maurizio Cannatà, spiegano gli organizzatori, «guida il lettore in un coinvolgente viaggio tra mito e storia, focalizzando l’attenzione sull’antica città di Temesa, citata in numerose fonti storiche e letterarie, tra cui Omero. Temesa, inoltre, fu un importante “emporion” della Magna Grecia, divenne in seguito colonia romana e infine una delle più antiche sedi vescovili del Meridione d’Italia. L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati di storia e cultura, e offre l’opportunità di approfondire il legame tra narrazione mitologica e realtà storica».
Questo appuntamento si inserisce nel più ampio programma del Fai dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e storico del territorio, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza della tutela e della conoscenza delle proprie radici.
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