Vibo Marina, la bara di Raffaele Sicari portata a spalla sino al porto per fargli guardare l’ultima volta il suo mare – VIDEO
Commozione incontenibile e tantissimi cittadini al funerale dell’operaio 26enne morto a Siracusa il 14 febbraio scorso a causa di un incidente sul lavoro. Nella chiesa gremita e sul sagrato anche i suoi colleghi in lacrime
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Una commozione incontenibile, sciolta nelle lacrime che hanno accompagnato a Vibo Marina il feretro di Raffaele Sicari, l’operaio di 26 anni morto a Siracusa a causa di un tragico incidente sul lavoro. Ma è nella sua Vibo Marina che oggi si sono tenuti i funerali, alla presenza di una folla di parenti, amici e semplici cittadini che hanno voluto testimoniare con la propria presenza il dolore dell’intera comunità vibonese. “Il destino ti ha strappato troppo presto da questa vita”, si leggeva in uno dei tanti striscioni che hanno accompagnato la bara verso la cerimonia funebre nella chiesa della frazione marina della città capoluogo.
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A celebrare il rito è stato don Enzo Varone, che durante l’omelia ha ricordato il gesto di grande altruismo dei genitori che hanno deciso di donare gli organi di Raffaele.
In chiesa e sul sagrato anche tanti collegi del giovane vibonese, che prima di diventare elettricista ha lavorato anche come cameriere, facendosi apprezzare da tutti quelli che lo hanno conosciuto. Struggente l’ultimo saluto del feretro alla sua città, con la bara che è stata portata in spalla fino al porto per poi sostare davanti al mare che Raffaele amava tanto.
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