sabato,Febbraio 15 2025

Zambrone, a Daffinà inaugurata dopo 40 anni la nuova scalinata della chiesa di San Nicodemo

La cerimonia alla presenza del vescovo Attilio Nostro. Nell'occasione è stato anche dedicato uno spazio pubblico al compianto Francesco Conca che da consigliere comunale nel 1984 promosse la realizzazione della gradinata

Zambrone, a Daffinà inaugurata dopo 40 anni la nuova scalinata della chiesa di San Nicodemo

Nel 1984 in Consiglio comunale di Zambrone deliberò l’ampliamento del piazzale antistante alla chiesa di San Nicodemo a Daffinà e la creazione di una gradinata d’accesso. Nel 1988 poi fu collocato il monumento “Emigrante”, realizzato dallo scultore Michele Zappino. Dopo quarant’anni, l’area sottoposta a decadimento, è stata ristrutturata integralmente dall’amministrazione L’Andolina e ieri sera, alla presenza del vescovo Attilio Nostro della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, è avvenuta l’inaugurazione della nuova scalinata. «Un intervento corposo – ha fatto sapere il sindaco Corrado L’Andolina attraverso un comunicato stampa – che si è sviluppato secondo criteri ben precisi. Innanzitutto, sono stati recuperati tutti i manufatti in granito che era possibile mantenere. Quelli usurati e non più utilizzabili sono stati sostituiti da altri. In più è stata sostituita tutta la ringhiera. Anche l’impianto di pubblica illuminazione è stato rinnovato e sono state create delle aiuole con pietre colorate». 

Un momento dell’inaugurazione con il vescovo e gli amministratori comunali

Realizzato anche un mosaico marmoreo «d’ispirazione mariana – prosegue il sindaco – con l’indicazione dell’anno giubilare in corso. In sintesi, si è mantenuta l’identità architettonica del luogo, migliorandola e arricchendola, oltre che del mosaico anche di una nuova pavimentazione. Al granito grigio di Calabria si è aggiunto quello rosa della Sardegna». Infine, «vicino al monumento “Emigrante”, è stato dedicato uno spazio per Francesco Conca (1918 – 1993), consigliere ed assessore comunale che ha promosso la realizzazione dell’opera nel 1984 e che ha combattuto la battaglia di Capo Matapan, tra il 28 e il 29 marzo del 1941, e poi conosciuto la prigionia di guerra dell’esercito britannico». 

Per celebrare la conclusione dei lavori, ieri sera, si è svolta una solenne cerimonia. «A presenziare la celebrazione eucaristica nella chiesa parrocchiale di San Nicodemo di Daffinà, il vescovo Attilio Nostro che – prosegue la nota di L’Andolina – ha pronunciato un’omelia ispirata dalla lettura del Vangelo del giorno con cui ha coinvolto i fedeli in un’acuta riflessione, in particolare, sul libero arbitrio e sul senso di responsabilità». A prendere la parola al termine del cerimoniale è stato il sindaco, che ha ricordato le vicende storiche collegate all’opera restaurata e «l’apporto dato anche da un altro figlio illustre di Daffinà, pure lui consigliere comunale nel 1984, Francesco Grillo, detto “il duca”». Il primo cittadino ha poi letto un articolo del 2007 che suo padre, Salvatore L’Andolina, sindaco di Zambrone dal 1983 al 1990, scrisse proprio per Francesco Conca e nel quale auspicava che «un giorno qualcuno gli dedicasse uno spazio pubblico»; auspicio che ha trovato attuazione.

Presente alla cerimonia anche la figlia di Conca, Giulia, e i nipoti. Hanno preso parte alla funzione religiosa il parroco, don Nicola Berardi, che ha «offerto la sua preziosa esperienza e collaborazione all’opera di ristrutturazione»; padre Luigi Scordamaglia, parroco di Zambrone; don Sergio Meligrana, cancelliere della Diocesi e parroco di Brattirò e Gasponi e don Giuseppe Vallone, parroco di Brattirò, Orsigliadi e San Nicolò. Fra gli amministratori, presenti il vicesindaco Nicola Grillo, l’assessore Enza Carrozzo assessore e i consiglieri comunali Fabio Cotroneo e Mariella Epifanio. Tra i partecipanti alla cerimonia anche Michele Gentile, titolare della ditta che ha realizzato la ristrutturazione e il geometra Giacomo Taccone, direttore dei lavori. Al termine, un momento conviviale ha riunito la comunità a sancire un momento storico per tutto il paese.

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