domenica,Dicembre 22 2024

Maierato, “Convocazione illegittima”: l’opposizione chiede l’annullamento del consiglio comunale

La seduta, straordinaria e urgente, è stata indetta dal sindaco con solo 24 ore d’anticipo per discutere del piano triennale anticorruzione. Il caso segnalato a Prefettura e Anac

Maierato, “Convocazione illegittima”: l’opposizione chiede l’annullamento del consiglio comunale

Una convocazione illegittima. Almeno secondo quanto denunciato dai consiglieri comunali di minoranza del comune di Maierato Sergio Francesco Rizzo, Francesco Barbieri e Domenico Libero, che hanno prontamente segnalato l’anomalia al prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona, al comandante della locale Stazione del Carabinieri Antonio Panettieri e all’Autorità nazionale anticorruzione.

Oggetto del contendere la convocazione di un consiglio comunale in seduta straordinaria, pubblica e urgente da parte del sindaco Danilo Silvaggio, per discutere un unico punto all’ordine del giorno: l’“Approvazione delle linee guida per la predisposizione del piano triennale della prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017/2019”.

Il motivo dell’illegittima, secondo l’opposizione, è tutto nello scarno preavviso con il quale la seduta è stata convocata, ovvero con solo 24 ore di anticipo rispetto alla data e all’orario di convocazione stabilita per le 18 di oggi, 1 febbraio.

Richiamando lo statuto comunale, che prevede che «la convocazione di un consiglio straordinario avvenga almeno con tre giorni di preavviso» e che «in caso motivato, impellente e di superiore interesse pubblico, possa essere convocato d’urgenza con avvisi da consegnarsi ai consiglieri almeno 24 ore prima della seduta» e che, ancora, il caso in questione «non rientra tra le cause e le motivazioni su indicate» non consentendo dunque ai «consiglieri di prendere visione degli atti del Consiglio», l’opposizione chiede l’annullamento della convocazione del «consiglio comunale del 1.02.2017, pervenuta a mezzo Pec, con nota prot. n. 526 del 31.01.2017, e la riconvocazione dello stesso nel rispetto dei termini previsti dal vigente statuto comunale».

 

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