mercoledì,Febbraio 12 2025

Processo Imponimento, la Procura ricorre in appello contro l’assoluzione dei fratelli Stillitani e per altre 24 posizioni

La pubblica accusa chiede un processo di secondo grado per alcuni imputati assolti, tra cui anche l’ex consigliere comunale di Vibo Franco Tedesco, e per altri condannati a pene inferiori a quelle richieste

Processo Imponimento, la Procura ricorre in appello contro l’assoluzione dei fratelli Stillitani e per altre 24 posizioni
Il Tribunale collegiale di Lamezia Terme e nel riquadro Francescantonio Stillitani

Ricorso in appello da parte della Procura distrettuale di Catanzaro per 26 imputati del processo nato dall’operazione antimafia denominata Imponimento, assolti in primo grado dal Tribunale collegiale di Lamezia Terme o condannati a pene inferiori rispetto alle richieste della pubblica accusa. La sentenza di primo grado è stata emessa il 19 giugno dello scorso anno. Questi i 26 imputati per i quali la Procura (procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla, pm Antonio De Bernardo e Romano Gallo) ha presentato appello: Bruno Simone Anania, 33 anni, di Curinga, assolto (chiesti in primo grado 3 anni); Giovanni Anello, 32 anni, ex assessore del Comune di Polia, condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 21 anni); Rocco Anello, 33 anni, di Filadelfia,  condannato a 24 anni ma assolto da tre capi d’imputazione; Antonio Attisani, 53 anni, di Francavilla Angitola, assolto (in primo grado chiesti 15 anni); Nazzareno Bellissimo, 42 anni, di Monterosso Calabro, condannato a 5 anni e 9 mesi (chiesti in primo grado 21 anni di carcere); Raffaele Mariano Bertucci, 60 anni, di Spadola, assolto (chiesti in primo grado 4 anni); Giuseppe Costantino, 41 anni, di Filadelfia, assolto (chiesti in primo grado 15 anni); Francesco Crigna, 54 anni, ex vicesindaco di Parghelia,  condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 7 anni); Giovanni Damiano Deodato, 70 anni, ex consigliere comunale di Cenadi, condannato a  2 anni e 9 mesi (chiesti in primo grado 11 anni); Gennaro D’Urso, 71 anni, di Sant’Angelo a Fasanella (Sa), assolto (chiesti in primo grado 3 anni); Giovanni Fabiano, 56 anni, di Chiaravalle Centrale, condannato a 2 anni e 8 mesi (chiesti in primo grado 12 anni); Mario Galati, 65 anni, di Polia responsabile dell’Utc, assolto (chiesti in primo grado 2 anni); Gaetano Gori, 39 anni, di Cardinale, assolto (chiesto un anno e 6 mesi in primo grado);

Rosario Pugliese

Maurizio Michienzi, 53 anni, di Filadelfia, condannato a 11 anni e 4 mesi (chiesti in primo grado 16 anni); Salvatore Pilieci, 42 anni, di Capistrano, prescrizione (chiesti in primo grado 2 anni); Rosario Pugliese, alias Cassarola, 58 anni, di Vibo Valentia, assolto (chiesti in primo grado 9 anni); Gaetano Ruscio, 40 anni, di Filadelfia, condannato a 3 anni e 6 mesi (chiesti in primo grado 18 anni); Pasquale Scordo, 81 anni, di Tropea, condannato a 3 anni (chiesti in primo grado 7 anni); Mario Serratore, 49 anni, di Filadelfia, prescrizione (chiesti in primo grado 4 anni e 6 mesi); Emanuele Stillitani, 68 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 21 anni); Francescantonio Stillitani, 71 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 21 anni); Maria Alfonsina Stuppia, 59 anni, di Pizzo, dirigente comunale, assolta (chiesti in primo grado 3 anni); Francescantonio Tedesco, 56 anni, di Ionadi, ex consigliere comunale di Vibo, assolto (chiesti in primo grado 18 anni); Alessandro Teti, 54 anni, ex sindaco di Cenadi, assolto (chiesti in primo grado 6 anni); Giuseppe Tonietti, 54 anni, di Pizzo, assolto (chiesti in primo grado 3 anni e 6 mesi); Oreste Vona, 46 anni, di Petilia Policastro, prescrizione (chiesti in primo grado 4 anni e 6 mesi).

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Spetterà ora alla Corte d’Appello di Catanzaro fissare la data di celebrazione del processo di secondo grado dove, naturalmente, approderanno anche le posizioni degli imputati condannati e per i quali hanno presentato appello i difensori. In primo grado nel processo con rito ordinario relativo all’operazione Imponimento le condanne sono state in totale 47, mentre le assoluzioni sono state 18 e le prescrizioni 8. L’operazione era scattata nel luglio del 2020 ad opera della Guardia di finanza e dei carabinieri, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, permettendo di ricostruire gli affari (dagli appalti nei boschi al controllo dei villaggi turistici) e le dinamiche mafiose del clan Anello di Filadelfia ma anche dei clan Bonavota di Sant’Onofrio, Cracolici di Maierato e Filogaso, Tripodi di Porosalvo e Lo Bianco-Barba-Pugliese di Vibo Valentia. Diversi i Comuni parti civili nel processo, oltre alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Regione Calabria, alla Provincia di Vibo e al Ministero dell’Interno.

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