La Muraca srl replica allo Slai Cobas dopo lo sciopero di alcuni dipendenti: «Accuse infondate e distorsione della realtà»
L'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in molti comuni Vibonesi respinge l'affermazione di aver impedito il rientro in servizio ai dipendenti che protestavano per i ritardi nei pagamenti degli stipendi: «Decisioni motivate esclusivamente da necessità organizzative non da intenti punitivi»
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La ditta Muraca srl di Lamezia Terme, gestore della raccolta rifiuti in diversi Comuni del Vibonese, replica alle dichiarazioni dello Slai Cobas. In particolare, secondo il sindacato, ad alcuni lavoratori non sarebbe stato consentito di rientrare in servizio dopo aver scioperato per protestare contro il ritardo nel pagamento degli stipendi.
«La ditta Muraca – si legge nel comunicato integrale dell’azienda – desidera rispondere in modo chiaro e deciso alle accuse mosse dal sindacato Slai Cobas riguardo alla situazione attuale dei dipendenti. Innanzitutto, è fondamentale ribadire che la nostra azienda ha sempre rispettato le normative vigenti e i diritti dei lavoratori. Le affermazioni secondo cui abbiamo sostituito i lavoratori che hanno partecipato allo sciopero sono infondate e tendono a distorcere la realtà».
«Le decisioni prese – prosegue il comunicato – sono motivate esclusivamente da necessità organizzative, non da un intento punitivo. Inoltre, ci teniamo a sottolineare che la responsabilità per i ritardi purtroppo non è imputabile alla nostra azienda. È del tutto inaccettabile che il sindacato non si rivolga agli enti locali che causano, purtroppo, questi ritardi, scaricando invece la responsabilità su di noi per cercare di raccattare qualche iscritto in più, non volendo invece risolvere realmente il problema. È necessario che il sindacato si faccia portavoce di queste istanze, piuttosto che fomentare conflitti interni. È opportuno anche evidenziare che si potrebbe sostenere che Piperno stia istigando i lavoratori a scioperare o a mettersi in malattia per favorire l’assunzione di altri iscritti al suo sindacato, escludendo così chi lavora onestamente. Questo comportamento non solo è inaccettabile, ma mina anche la coesione e l’efficienza dell’intera azienda».
«La ditta Muraca è aperta al dialogo, ma non tollererà ulteriori attacchi infondati e strumentalizzazioni. Riteniamo che la comunicazione e la cooperazione siano essenziali, ma non possiamo accettare di essere messi in discussione senza fondamento. Restiamo disponibili per ulteriori chiarimenti e per organizzare un incontro con i rappresentanti del sindacato, a condizione che – si conclude la nota stampa – si basino su un approccio costruttivo e rispettoso. La nostra intenzione è quella di lavorare insieme per il bene dei nostri dipendenti e della comunità, ma non ci lasceremo intimidire da accuse infondate».