Vibo Marina dedica una strada alla sua Federica Monteleone, morta a 16 anni dopo un’appendicectomia all’ospedale Jazzolino
La cerimonia oggi nel giorno in cui avrebbe compiuto 34 anni. La famiglia donerà alla comunità un defibrillatore
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Oggi, 7 febbraio, sarebbe stato il suo 34esimo compleanno, ma un destino crudele si abbattè su di lei il 19 gennaio del 2007, quando una banale operazione di appendicite si rivelerà fatale, mettendo fine alla sua giovane e spensierata vita di ragazza sedicenne. Uscirà in stato di coma dalla Sala operatoria dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia e, dopo un calvario di una settima, il 26 gennaio, i medici dell’Annunziata di Cosenza decreteranno la morte celebrale dalla ragazza di Vibo Marina. I genitori trovano la forza e il coraggio per una grande manifestazione di altruismo e decidono di donare gli organi della figlia nonostante il rifiuto del magistrato e, alla fine, verranno espiantate e donate solo le cornee. Il giorno dei funerali un’immensa folla accompagnò, incredula e sgomenta, Federica per il suo ultimo viaggio.
Il nuovo ospedale di Vibo sarà intitolato a Federica, mentre il liceo Scientifico “G. Berto” di Vibo, la sua scuola, ha posto una grande targa commemorativa all’ingresso della scuola. Ma anche Vibo Marina, suo luogo natale, la vuole ricordare. E così è stata decisa l’intitolazione di una via, in una zona centrale della cittadina portuale, alla memoria della ragazza. Via Roma sarà ridenominata via Federica Monteleone eliminando, tra l’altro, una delle tante duplicazioni toponomastiche di “via Roma” esistenti nel territorio comunale. La cerimonia di intitolazione alla memoria di Federica si svolgerà, appunto, nel giorno del suo compleanno, il 7 febbraio, alle ore 16 e nel corso della quale, la famiglia Monteleone farà dono alla comunità di un defibrillatore.
Di seguito, un commovente pensiero a lei dedicato dalla madre, Maria Sorrentino, affidato ai social: «Non importa quanto tempo passerà, per me il tuo nome continuerà a risuonare come un sussurro nel vento, vivo ed eterno. Non sei un ricordo remoto, custodito in qualche angolo dimenticato del cuore: sei la mia sostanza, il mio battito, il filo che lega i giorni. Sei vita. Non potrei mai pensarti al passato, perché tu sei qui, con me, ora. Tu non sarai mai un ricordo. Sei l’eterno presente del mio cuore, il “per sempre” che non conosce fine perché in ogni istante che attraversa la mia vita ci sei tu. Sei lì, nei miei pensieri, nei miei sogni, nei silenzi che riempiono il cuore, sei l’amore che continua a vivere, il legame che nulla può cancellare. Sei la certezza che, anche oltre il mondo tangibile, ciò che siamo rimarrà intatto, indissolubile, eterno. Liberi e consapevoli di ciò che siamo sempre stati. Mamy».