Un calcio al bullismo e al cyberbullismo: l’evento promosso dall’associazione Vibo Marina C’è e dalla Italian Football World
L'incontro è in programma venerdì 7 febbraio (ore 10) nella sala conferenze dell'Istituto comprensivo Vespucci-Murmura. Ecco gli ospiti
Dal 2017, anno della prima edizione, ogni 7 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo. Un appuntamento che riveste un’importanza basilare nel far prendere coscienza a giovani e adulti riguardo un problema sempre più diffuso e preoccupante. L’istituzione di una giornata mondiale ha il preciso significato di portare l’attenzione su un tema di grande importanza su cui è cruciale una riflessione da parte dell’intera società. Con la parola bullismo si intende un comportamento violento, che può essere fisico ma anche verbale, intenzionale e prolungato nel tempo, esercitato con la precisa volontà di nuocere a un’altra persona.
Bullismo è picchiare un compagno, ma anche deriderlo per il suo aspetto, per il colore della pelle, per le sue difficoltà scolastiche, motorie, comportamentali. E quando l’accanimento contro qualcuno avviene via social con chat e foto che provocano, insultano, deridono ecco che il bullismo diventa cyberbullismo. Una forma molto diffusa di accanimento contro gli altri che non è di certo meno impattante e pericolosa di quella che prevede la violenza fisica. Anche se il cyberbullismo non provoca lividi sul corpo, ferisce nel profondo soprattutto in una fase delicata e difficile come quella della crescita, quando ragazzi e ragazze sono alle prese con la costruzione di una propria identità.
I partecipanti alla conferenza
”Un Calcio al Bullismo”: è questo il nome dell’iniziativa promossa dall’associazione Vibo Marina C’è e dalla Italian Football World di Francesco La Gamba, che da anni opera nell’organizzazione di eventi sportivi e maggiormente attenta alla valorizzazione dei sani valori sportivi e sociali. L’evento si terrà venerdì 7 febbraio alle ore 10 nella sala conferenze dell’Istituto comprensivo A. Vespucci – Murmura a Vibo Marina. L’apertura del confronto, che sarà moderato dal giornalista e sociologo Maurizio Bonanno, sarà preceduto dall’Inno di Mameli eseguito dagli studenti diretti dal prof. Andrea Mamone. Seguiranno i saluti di monsignor Enzo Varone parroco di Vibo Marina, e anche quelli della dirigente scolastica dell’Istituto omnicomprensivo A. Vespucci- Murmura Tiziana Furlano. Saranno presenti anche il sindaco Enzo Romeo, il presidente Proloco Vibo Marina Vincenzo De Maria, il Comandante del Roan Ten. Col. Alberto Lippolis, il comandante Guido Avallone della Capitaneria di Porto di Vibo Marina, il Col. Eugenio Bua Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il Col. Luca Toti Comandante Provinciale dei Carabinieri e Camillo Falvo Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia. Attesi anche gli interventi del presidente Associazione Vibo Marina C’è, Attilio Fiorillo e del manager sportivo Francesco La Gamba, mentre le tematiche su bullismo e cyberbullismo saranno trattate in modo originale e creativo dalla psicologa terapeuta Fiorella Migliarese e dalla nutrizionista Elisabetta Pungitore.
Sarà una giornata all’insegna della riflessione ma anche del divertimento, grazie anche alle testimonianze del mondo dello sport con la presenza di una delegazione della Tonno Callipo Volley guidata dal Presidente Pippo Callipo e una delegazione della Vibonese Calcio guidata dal Presidente Pippo Caffo. Inoltre interventi di tanti personaggi dello sport che si collegheranno in videoconferenza.
Le parole del presidente Attilio Fiorillo
Ecco il pensiero del presidente dell’associazione Vibo Marina C’è, Attilio Fiorillo: «Non abbiamo la pretesa che questo incontro possa avere un esito risolutivo, ma pensiamo che un fenomeno come il bullismo possa essere sconfitto solo da azioni concrete e interventi mirati. Per contrastare il fenomeno del bullismo e cyberbullismo è fondamentale l’educazione emotiva già a partire dai primissimi anni dell’infanzia. In una società di analfabeti emozionali in cui la razionalità non lascia più respiro alle passioni, è fondamentale educare i bambini al sentimento, ma anche educare a comportamenti di accettazione, solidarietà e collaborazione, insegnare loro a comunicare».