martedì,Febbraio 4 2025

Assediano l’Asp di Vibo con cartelli di protesta e ottengono il medico di base: la vittoria di sindaco e cittadini di Francavilla

Questa mattina hanno manifestato per il rispetto dei propri diritti. Nel pomeriggio il comunicato del primo cittadino: «Ci hanno dato un dottore». La situazione «allucinante» di Filadelfia nelle parole del regista Pileggi

Assediano l’Asp di Vibo con cartelli di protesta e ottengono il medico di base: la vittoria di sindaco e cittadini di Francavilla
La protesta davanti all'Asp

Il lungo sit-in che la popolazione di Francavilla Angitola, comune vibonese con meno di 2000 abitanti, ha messo in atto oggi davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia e le lettere di fuoco che il sindaco Giuseppe Pizzonia ha spedito all’Azienda sanitaria provinciale in questi mesi hanno sortito qualche effetto.
Lo comunica lo stesso sindaco di Francavilla: «È stato nominato il nuovo medico curante a Francavilla, Francesco Congestrì. Ringrazio il dottor Bava che si è applicato tanto per questa causa, e tutti quei cittadini che stamattina mi hanno dato manforte davanti ai cancelli dell’Asp», ha fatto sapere Pizzonia tramite un video sulla pagina Facebook del paese.

Il presidio

I cittadini hanno commentato dimostrando di apprezzare l’operato del sindaco e, soprattutto, questa mattina lo hanno sostenuto con un presidio davanti all’Asp di Vibo dove hanno appeso palloncini e manifesti: «Francavilla vuole un medico», «La salute è un diritto di tutti», «C’è gente che muore, c’è bisogno di medici e di cure». Presente alla protesta anche il regista Francesco Pileggi che, sullo svuotamento dei piccoli comuni commenta: «Così la gente la mandano via. Non c’è un presidio medico, non c’è una guardia medica, da dicembre mancava il medico di base. La guardia medica più vicina è a Filadelfia, sei chilometri di curve difficili per un anziano o un malato oncologico».

Disagi anche a Filadelfia

Ma se Francavilla Angitola piange Filadelfia non ride. Ci spiega Pileggi che a Filadelfia, con quasi 5000 abitanti, ci sono meno di una manciata di medici di base. «La situazione è allucinante – dice il regista – perché ogni medico ha quasi un migliaio di pazienti e nessuno ha gli spazi per accoglierli. Così si vedono lunghe file di persone che aspettano il proprio turno fino a fuori dagli studi, senza sedie, senza ripari, sotto la pioggia o il sole».
Tra l’altro proprio in questi paesi la popolazione è sempre più anziana. Anche perché molti, con tutta la buona volontà, sono stati spinti ad andarsene. Come direbbe Pileggi: «Li hanno mandati via».

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