Mileto, chiude la kermesse Presepi in casa promossa dall’associazione “Padre De Lorenzo”: ecco i nomi dei vincitori – Foto
La rassegna voluta dalla realtà di volontariato intitolata al compianto missionario scalabriniano morto nel 2007 si è conclusa con la cerimonia di premiazione
Ieri 2 febbraio la Chiesa universale ha festeggiato la Presentazione di Gesù al tempio. Una giornata in cui, come tradizione, dalle case dei fedeli viene tolto il presepe. E proprio nelle scorse ore a Mileto si è svolta la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso “Presepi in casa”, proposto nel corso delle festività natalizie dall’associazione intitolata al padre scalabriniano Raffaele De Lorenzo, in collaborazione con l’associazione turistica Pro Loco presieduta da Rosario Tomeo. Alla base, l’intento di promuovere e valorizzare nelle famiglie del territorio la realizzazione artigianale della rappresentazione del natività del Cristo. Nell’ambito della rassegna è stata organizzata anche la prima edizione della collettiva “Arte in vetrina”, con una sezione dedicata alla pittura e una alla grafica. L’apposita cerimonia di premiazione dei vincitori si è svolta nella sede della locale Pro Loco, inserita nella villa comunale intitolata proprio al compianto missionario miletese, nel febbraio 2007 morto prematuramente per un male incurabile dopo una vita spesa a favore degli ultimi della terra, dei giovani in particolare.
Tra i presenti all’incontro, il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano, altre personalità del territorio e numerosi amici e familiari di padre De Lorenzo, fra cui la sorella Antonella, alcuni nipoti e l’anziana mamma Maria Lustrì, tra l’altro presidente dell’omonima associazione di volontariato. Per quanto riguarda “Presepi in casa”, l’apposita giuria ha assegnato il primo premio ad Amerigo Russo, seguito a ruota da Massimiliano Simari e Francesco Cribari. Il premio per la sezione grafica di “Arte in vetrina” è andato invece a Rocco Elia. quello per la pittura a Corrado Corradino. Attestati sono stati consegnati dagli organizzatori a tutti i partecipanti alla rassegna. Nel corso dell’incontro i presenti hanno vissuto diversi momenti densi di significato, in particolare quando sono state ricordate la figura, l’opera e la grande testimonianza di fede cristiana lasciate in dote, nei suoi 37 anni di vita, dal compianto missionario scalabriniano. Un apostolato intenso,quello di padre Raffaele,che come si evince ancora oggi continua a dare i suoi frutti attraverso le varie attività sociali via via proposte dalla realtà di volontariato che porta il suo nome.