Manifestazione in difesa dell’ospedale di Serra, la metà dei sindaci vibonesi (25) si schiera con Barillari ma solo 13 si presentano a Vibo per il sit-in
Soddisfatto il primo cittadino del centro montano: «È la prima volta che così tanti Comuni si uniscono per sostenere il nostro nosocomio». Chiesta l’attivazione di 5 posti letto in day surgery, 20 in riabilitazione, 10 in Medicina e la ripartenza del blocco operatorio
All’appello lanciato dal sindaco di Serra, Alfredo Barillari, in difesa dell’ospedale San Bruno, hanno risposto i primi cittadini di Drapia, Mileto, Vazzano, Mongiana, Fabrizia, Jonadi, Soriano, Sorianello, Limbadi, Maierato, San Gregorio d’Ippona e Vibo Valentia. Insieme, questa mattina, hanno animato un sit in dinanzi alla sede dell’Asp di Vibo per chiedere la piena applicazione dei Dca di marzo e novembre 2024 che prevedevano per il nosocomio serrese l’attivazione di 5 posti in day surgery, di 10 posti aggiuntivi di Medicina interna (per un totale di 30 posti) e l’apertura del reparto di Riabilitazione con 20 posti.
Alla manifestazione hanno dato la loro adesione (ma non si sono fatti vedere a Vibo) i sindaci di Vallelonga, Simbario, Arena, Pizzo, Nicotera e Pizzoni, Gerocarne, Dinami Dasà, Briatico, Sant’Onofrio e Zambrone con Corrado L’Andolina nella sua doppia veste di sindaco e presidente della Provincia. Presenti anche i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Michele Comito.
Al sit in pacifico, presidiato dalle forze dell’ordine, anche un gruppo di cittadini delle Serre giunti a bordo di un autobus messo a disposizione dal sindaco. La mattinata è stata scandita dal presidio con cartelli e fasce tricolore in bella vista e poi, due ore dopo, una delegazione di primi cittadini è stata ricevuta dal prefetto. Al termine dell’incontro i sindaci sono tornati all’Asp per incontrare anche la triade commissariale che guida l’Azienda sanitaria dopo lo scioglimento per mafia. «Una mattinata proficua», ha commentato Barillari che aggiunge: «Ciò che ci premeva era quello di superare gli steccati e far comprendere che la sanità riguarda tutti i cittadini. Non era mai capitato che dalla costa passando dal capoluogo fino alle Serre, diversi primi cittadini scendessero in campo per chiedere l’attuazione dei Dca firmato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, nella qualità di commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del sistema sanitario regionale calabrese». Oltre alla piena attuazione dei decreti del commissario ad acta, Barillari chiede la riattivazione delle sale operatorie costate più di 800 mila euro. «Tutto questo darebbe risposte importanti alla popolazione montana – chiosa il sindaco – Siamo qui anche per rivendicare la stabilizzazione del personale sanitario».