giovedì,Gennaio 30 2025

Chiusura dell’ospedale di Vibo, emerge una terza ipotesi: trasferimento dei reparti in una struttura privata convenzionata

Il sindaco Romeo a Dentro la notizia: «Va bene pure allestire un ospedale da campo basta che i servizi ospedalieri non vengano portati a Tropea, altrimenti sarebbe la morte definitiva dello Jazzolino». E al centrodestra: «Mi preoccupa il suo silenzio, chiamerò Occhiuto». Rivedi la puntata

Chiusura dell’ospedale di Vibo, emerge una terza ipotesi: trasferimento dei reparti in una struttura privata convenzionata
Il sindaco Enzo Romeo e il direttore de Il Vibonese, Enrico De Girolamo

Trasferire i reparti dello Jazzolino a Tropea o allestire un ospedale da campo? Il dilemma si arricchisce di una terza ipotesi, ventilata oggi dal sindaco di Vibo Enzo Romeo durante la sua partecipazione a Dentro la notizia, la trasmissione di approfondimento di LaC Tv: «A me interessa che i servizi ospedalieri restino in città, perché in caso contrario sarebbe la morte definitiva dello Jazzolino – dice -. L’ospedale da campo può essere una buona soluzione e molto meno drammatica di quanto la definizione “ospedale da campo” possa far credere. Ma potrebbe essere utilizzata anche una struttura privata convenzionata con il sistema sanitario pubblico, che ospiti innanzitutto il reparto di Chirurgia». Che poi, a Vibo, l’unica clinica che risponde a questo identikit è Villa dei Gerani. «Ma non credo che la triade prefettizia che governa l’Asp di Vibo Valentia abbia valutato questa possibilità – continua Romeo -. In ogni caso è una decisione che spetta a loro, per quanto mi riguarda chiedo solo che i reparti non vengano spostati fuori dal perimetro cittadino».

Il nodo da sciogliere è avvinghiato intorno a una questione nota: entro la fine di febbraio devono iniziare i lavori di adeguamento sismico dell’ospedale Jazzolino, con una dotazione di 25 milioni a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, quindi da concludere entro il 2026.
Ma in pochissimi credono che i disagi a sanitari e utenza si protraggano per soli quattro mesi, come immaginato dai più ottimisti.
Tra questi non c’è lo stesso sindaco Enzo Romeo, ospite della trasmissione condotta da Pier Paolo Cambareri e oggi anche da Enrico De Girolamo, vicedirettore di LaC News24 e direttore de Il Vibonese.

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«Se si trasferiscono i reparti a Tropea è la morte per lo Jazzolino»

Romeo rimarca di essere assolutamente contrario a trasferire all’ospedale di Tropea i reparti interessati dallo sgombero – Chiurgia, Ortopedia e Oculistca – per consentire i lavori: «Sarebbe la morte dell’ospedale Jazzolino, che verrebbe depotenziato in maniera forse irreversibile», afferma senza mezzi termini.
«L’ospedale di Vibo – spiega il sindaco – non serve solo il capoluogo ma tutta la provincia. Se i servizi si spostano altrove si determineranno gravi disagi per chi vive nell’entroterra che, a sua volta, sarà costretto a guardare altrove, a Catanzaro o Lamezia su un versante, a Reggio sull’altro. Tutto ciò comporterebbe un ulteriore calo di produttività del sistema sanitario locale. Per questo dovremmo chiedere alla Regione una deroga sulla spesa storica che ha determinato gli scompensi enormi nello Jazzolino».

«Mi preoccupa il silenzio di Occhiuto»

«Mi preoccupa il silenzio del centrodestra e del commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto – sottolinea poi Romeo – anche se ho l’impressione che non ne sappia nulla di tutta questa storia, per questo lo chiamerò nelle prossime ore».
Romeo appare doppiamente preoccupato, quando inizia a parlare di appalti pubblici, e non nasconde che i tempi dei lavori allo Jazzolino possano durare molto di più di quattro mesi.
«Non credo basteranno, come dicono. Alle nostre latitudini, la difficoltà non è aprire i cantieri, ma chiuderli, e questo lo dico in base all’esperienza di quelli ereditati dalla passata amministrazione. Credo che i disagi allo iazzolino dureranno non quattro mesi ma un anno».

«Ricevuto il progetto esecutivo del nuovo ospedale»

In soccorso non potrà giungere di certo l’ospedale nuovo di Vibo Valentia – da 190 milioni di euro – atteso da vent’anni. «Onestamente – chiosa Enzo Romeo – non ho contezza precisa di ciò che sta avvenendo. Vedo che il cantiere è operativo e il Comune ha ricevuto il progetto esecutivo. Questo mi fa ben sperare».
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