Infermieri e oss di Vibo, ecco il nuovo Dca: ora l’Asp può procedere con assunzioni e stabilizzazioni
Come annunciato nei giorni scorsi è finalmente arrivato il decreto del commissario ad acta Roberto Occhiuto che apre la strada al reintegro del personale lasciato a casa il 31 dicembre
E Dca fu. L’atteso Decreto del commissario ad acta della sanità, Roberto Occhiuto, così come annunciato nei giorni scorsi dallo stesso governatore, è stato pubblicato. Il provvedimento, che riformula il fabbisogno di personale dell’Asp di Vibo consentirà ora di riassumere una ventina di infermieri e oss che non si erano visti rinnovare il contratto scaduto il 31 dicembre scorso, situazione che aveva portato in sofferenza numerosi servizi sanitari e reparti (a cominciare dal Pronto soccorso e Medicina generale dello Jazzolino), innescando una serie di conseguenze a catena con trasferimenti di personale da altri nosocomi provinciali al fine di coprire i buchi in organico che si erano aperti.
A determinare il problema è stata la trasmissione di dati sbagliati al Dipartimento salute della Regione, con un numero sottostimato di prestazioni erogate dall’ospedale di Vibo. Questo aveva fatto scattare in automatico un esubero di personale che nei fatti non c’era. Ora, la rimodulazione da parte del commissario ad acta, con nuovi limiti massimi: 316 unità per l’area ospedaliera (incluso il personale per la sala operatoria, la centrale di sterilizzazione e le funzioni centrali); 30 unità per Suem 118; 165 unità per i servizi territoriali.
Nelle premesse dell’atto si specifica che «si è ritenuto opportuno procedere a un’ulteriore verifica dei dati di produzione dell’Azienda al fine di determinare il reale fabbisogno di personale», controllo che ha fatto emergere «una discrepanza nei dati di produzione e pertanto l’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, in collaborazione con gli uffici competenti del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria, ha avviato un aggiornamento dei dati, con particolare riferimento agli accessi ai Pronto Soccorso, alle prestazioni ambulatoriali, ai posti letto attivi registrati nel flusso HSP12 e agli altri servizi erogati dai presidi aziendali».
E infine il passaggio più anelato, che autorizza «l’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, nei limiti del fabbisogno determinato di cui sopra, al reclutamento, anche attraverso procedure di stabilizzazione, del personale necessario al funzionamento dei servizi sanitari».