Nessuna violenza sessuale sulla nipote, archiviazione a Vibo per un indagato di Fabrizia
Il gip concorda con il pm e ritiene non vi siano elementi per sostenere l’accusa in giudizio così come da principio sostenuto dall’avvocato Antonio Carè
Archiviazione da parte del gip del Tribunale di Vibo Valentia, Francesca Loffredo, e fine di un incubo per un lavoratore di Fabrizia, N.L., accusato dalla nipote di aver abusato di lei sessualmente quando era minorenne in un arco temporale ricompreso tra il 2006 e il 2012. L’indagato, difeso dall’avvocato Antonio Carè, aveva sempre protestato la propria innocenza ed estraneità rispetto ai fatti per i quali era stata sporta la denuncia. “Tuttavia – dichiara il legale – ha dovuto subire l’onta di un’accusa infamante che però, attraverso articolate memorie difensive, si è riusciti via via a smontare. Nonostante il dolore e l’infondata accusa, N.L. è rimasto fermo nella sua convinzione di innocenza. Oggi finalmente giustizia è arrivata – aggiunge l’avvocato Carè – grazie anche e soprattutto al pm, Corrado Caputo, che con grande onestà intellettuale, aveva avanzato richiesta di archiviazione già in data 22 giugno 2020”. Il gip del Tribunale di Vibo Valentia ha quindi ora accolto la richiesta della Procura condividendone le motivazioni e disponendo l’archiviazione del procedimento a carico di N. L., atteso che gli elementi raccolti non apparivano idonei a sostenere l’accusa in giudizio.