domenica,Gennaio 19 2025

Pizzoni, riscoperto quasi per caso un antico opificio nel centro del paese

Tra frantoi e mulini ritrovata anche un'epigrafe in latino risalente al 1817. Completamente integra la grande ruota persiana che muoveva il meccanismo

Pizzoni, riscoperto quasi per caso un antico opificio nel centro del paese
Pizzoni, area archeologica

Un antico opificio riscoperto quasi per caso. È quanto successo a Pizzoni, confermando che molto spesso la bellezza è davanti ai nostri occhi ma non la vediamo.

Nel piccolo paese dell’entroterra vibonese, nel comprensorio delle Preserre, dopo un’accurata pulizia fatta dai volontari per mettere ordine in un’area abbandonata, ciò che emerge è piccolo tesoro di archeologia industriale: un antico opificio in un luogo che vanta un importante passato agricolo e commerciale. Tanta infatti la storia tra mulini e frantoi, e la rivalutazione di questo piccolo mondo ne è la più trasparente testimonianza. La peculiarità di quest’opificio è la grande ruota persiana in ferro che è rimasta completamente integra e che è stata messa in funzione durante il presepe vivente del dicembre scorso. Nel momento della riscoperta del luogo, dopo averlo ripulito, si è pensato di farne la location del presepe vivente, rendendolo unico nel suo genere. Oltre alla ruota sono visibili i vani per il deposito delle olive e, durante il percorso, si possono notare il mulino (completamente ripulito), il cunicolo, la mola soprana appoggiata all’angolo e soprattutto un’epigrafe in latino su marmo riguardante notizie sul mulino e risalente al 1817. Infine è possibile notare il mulino della corte, ma non visitabile poiché di proprietà privata. Insomma, Pizzoni ha il suo angolo senza tempo, ed è proprio al centro del paese.

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