Rilancio dei pellegrinaggi in Terra Santa, il vescovo Nostro e i sacerdoti vibonesi incontrano il ministro israeliano del Turismo
Prosegue il viaggio della delegazione diocesana. L’esponente del governo di Netanyahu ha illustrato gli investimenti fatti per accogliere visitatori e rassicurato sulla sicurezza dei luoghi. A seguire la visita al Nunzio apostolico Yllana e al Patriarca Pizzaballa
Dopo l’incontro con padre Patton, custode di Terra Santa, la delegazione di sacerdoti della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea guidata dal vescovo Attilio Nostro è stata ieri negli uffici del ministro del Turismo di Israele, per un incontro volto a rilanciare i pellegrinaggi in Terra Santa, un tema cruciale in vista del Giubileo della Speranza. Focus in particolare sulle prospettive future e sugli investimenti in corso.
L’incontro con il ministro israeliano
«Il ministro Haim Katz si è dimostrato estremamente disponibile, illustrando le iniziative intraprese per migliorare l’accoglienza dei pellegrini. Tra i temi affrontati, ha evidenziato i significativi investimenti destinati a potenziare i siti di interesse religioso e le strutture di accoglienza. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di una campagna di promozione internazionale per incentivare i pellegrinaggi in Israele, accompagnata da una costante attenzione alla sicurezza dei visitatori», riferiscono in una nota i sacerdoti vibonesi.
Il ministro ha poi spiegato che una parte consistente dei fondi è stata destinata «all’accoglienza degli sfollati interni, provenienti dalle aree di confine con il nord e con la Striscia di Gaza, in seguito alle recenti tensioni. Tuttavia, ha rassicurato che l’intero territorio israeliano è attualmente visitabile in sicurezza, considerata anche la tregua firmata ieri e il Ministero sta collaborando con le ambasciate per migliorare la comunicazione e rimuovere ogni dubbio sui viaggi in Terra Santa.
Nel pomeriggio, i sacerdoti vibonesi hanno incontrato i principali operatori locali, i Destination Management Companies (Dmc), che hanno presentato le loro offerte e proposte per il rilancio del turismo religioso.
Dialogo con il Nunzio apostolico mons. Adolfo Tito Yllana
La giornata si è conclusa con una visita al Nunzio Apostolico monsignor Adolfo Tito Yllana, durante la quale monsignor Nostro e don Salvatore Danilo D’Alessandro – direttore dell’ufficio pellegrinaggi della Diocesi di Mileto – hanno discusso delle sfide attuali e delle strategie per promuovere i pellegrinaggi. È emersa la necessità di «coinvolgere attivamente i direttori degli uffici pastorali delle diocesi, affinché i fedeli possano riscoprire il valore spirituale di visitare i luoghi santi».
L’incontro con il Patriarca Pizzaballa
Successivamente, la delegazione ha incontrato il Patriarca Pierbattista Pizzaballa, figura di riferimento per la Chiesa di Gerusalemme, che ha condiviso una riflessione sulla situazione attuale della Chiesa locale. “La Chiesa Madre”, come è chiamata, gestisce oltre 80 siti in Israele grazie alla presenza dei frati francescani. Il Patriarca ha espresso il dolore della comunità cristiana per «la mancanza di pellegrini, evidenziando come la loro presenza rappresenti un segno di speranza e vicinanza per i fedeli locali. Ha inoltre auspicato che i pellegrini che giungeranno a Roma per il Giubileo prolunghino il loro viaggio verso Gerusalemme, vivendo così un’esperienza completa di fede e solidarietà».
Celebrazione della Messa nella chiesa del Patriarcato
Al termine della giornata, il vescovo Attilio Nostro ha presieduto l’eucarestia con tutti i sacerdoti presenti, nella chiesa del Patriarcato, dove sono stati ricordati i tanti docenti e emeriti e ricercatori che hanno speso la loro vita per promuovere la conoscenza della Terra Santa in modo scientifico attraverso le università e gli studi biblici.
«Questo incontro – conclude la nota – ha rappresentato un passo significativo verso il rilancio dei pellegrinaggi in Terra Santa, un segno tangibile di speranza e solidarietà per la comunità cristiana locale e un’opportunità per rafforzare i legami tra le Chiese e i fedeli di tutto il mondo. Il Giubileo della Speranza si presenta come un’occasione unica per riscoprire la bellezza della Terra Santa e il suo ruolo centrale nella storia della fede. L’evolversi rapido della situazione in Medio Oriente apre all’orizzonte una concreta possibilità di ritorno in questi luoghi già nei prossimi mesi».
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