Narcotraffico internazionale di cocaina, annullato con rinvio il differimento pena per un broker vibonese
La Cassazione ha ordinato al Tribunale di Sorveglianza di valutare la concessione degli arresti domiciliari per uno dei principali condannati nell’operazione Overing
La Corte di Cassazione su ricorso della difesa ha annullato con rinvio la decisione assunta dal Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabra di differimento dell’esecuzione della pena, e concessione degli arresti domiciliari, per Ciro Davolo. Il 72enne di Vibo Valentia si trova attualmente detenuto in carcere in espiazione di pena in quanto condannato in via definitiva a 13 anni e 6 mesi per narcotraffico internazionale di cocaina al termine dell’operazione denominata “Overing” con processo di primo grado celebrato dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia e appello a Catanzaro. Il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria dovrà quindi pronunciarsi nuovamente (udienza fissata per l’11 febbraio prossimo) tenendo conto di quanto ha stabilito la Cassazione. Davolo è difeso dagli avvocati Diego Brancia e Santo Cortese.
Associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale di cocaina, l’accusa contestata dalla Dda di Catanzaro con l’operazione Overing. Gli imputati erano accusati, a vario titolo e con ruoli diversi, di aver importato diversi chili di cocaina nel territorio italiano dal Sud America con un accordo fra vibonesi e reggini per la ripartizione dei ruoli e la suddivisione dei guadagni. L’operazione era stata condotta dal Ros di Catanzaro e nasce da una “costola” della più nota operazione “Decollo” del 2004. La raffineria per la cocaina era stata scoperta in un casolare di campagna a Panaia di Spilinga. Nel corso delle indagini, i carabinieri del Ros erano arrivati a sequestrare sino a 600 chili di cocaina, sbarcata in diversi porti, fra i quali anche quello di Gioia Tauro.
LEGGI ANCHE: Narcotraffico e raffineria della cocaina a Spilinga: la sentenza per l’operazione Overing