Mercato coperto a Vibo, Rifondazione comunista incalza il Comune: «Lavoratori ancora esposti a pioggia e sole e bagni non dignitosi»
La segreteria cittadina del partito ritiene insufficienti gli interventi migliorativi annunciati poco meno di un mese fa dall'assessore alle Attività produttive Soriano
Rifondazione comunista di Vibo Valentia torna a evidenziare le criticità e i disagi vissuti dai lavoratori del mercato di via delle Clarisse, trasferiti momentaneamente nell’area parcheggio della scuola Garibaldi. «È trascorso poco meno di un mese da quando l’assessore alle Attività produttive (Stefano Soriano, ndr), incomprensibilmente stizzito – scrivono in una nota i rappresentanti locali del partito -, perché sollecitato dalla nostra Segreteria cittadina a dare risposte sulle condizioni del mercato provvisorio della città, ha annunciato che “già da una settimana è stato attivato il servizio di manutenzione dei gazebo, adeguato alle esigenze dei lavoratori, mentre sono già in consegna i servizi igienici in loco”. E ammoniva: “Non con le parole, ma con i fatti vogliamo dimostrare l’attenzione del Comune”. E assicurava tempestività e ottimizzazione delle precarietà residue, causate dai tanti cantieri aperti nella zona. Alla luce dei giudizi degli operatori del mercato sull’utilità e qualità degli interventi effettuati, da noi stessi registrati e condivisi (e non certamente per “non perdere mai l’occasione per attaccare l’Amministrazione”), nostro malgrado, ci tocca rinnovare una serie di richiami rispetto alla funzionalità e completezza dei lavori, ed esplicitare più dettagliatamente richieste da noi probabilmente male espresse o forse da loro non compiutamente comprese».
Il primo punto su cui si concentra Rifondazione comunista, cui fa capo Marcella Murabito unica candidata a sindaco donna alle scorse amministrative, è quello relativo ai gazebo: «Utili le nuove chiusure laterali e le parziali coperture che mettono in connessione le diverse installazioni, ma insufficienti in quanto, essendo i gazebo molto alti e poco profondi, i prodotti e gli operatori rimangono comunque, d’estate, cucinati dal sole e d’inverno annegati dall’acqua nella parte frontale. Sarebbe stato utile applicare su questo lato aperto, nella parte alta, una sorta di sponda larga 1 mt., che posizionata e sollevata orizzontalmente costituirebbe un efficace ulteriore riparo. Inoltre l’acqua piovana penetra dalle coperture, non essendo state siliconate le nuove giunture. Gli stessi lavoratori condividono la scelta del loro posizionamento lato scuola perché riparati dal vento in inverno. Al contrario che in estate, quando il sole picchia per tutta la mattinata. Per cui sarebbe opportuno oltreché umano, cominciare a pensare sin d’ora ad una soluzione praticabile e funzionale di ombreggiatura».
Per quanto riguarda l’argomento bagni, «sono rimasti gli stessi» denuncia Rifondazione comunista. «È stata cambiata solo la collocazione – prosegue la nota -. Si era detto del disagio manifestato, in particolare dalle donne, alcune non giovanissime, in piedi dalle 4 del mattino, costrette a sfruttare, con comprensibile disagio, i servizi dei bar vicini. Si chiedeva, nel nostro precedente comunicato, trattandosi di una sistemazione che avrà una durata minima di 2 anni, di sostituire quelli esistenti, indegni ed offensivi, con altri dotati di chiusura interna ed esterna e utilizzabili esclusivamente nei giorni e nelle ore di mercato e dai soli operatori. Che siano più grandi, adeguatamente attrezzati e con spazi interni decenti, affidabilità, manutenzione tecnica e igienicosanitaria degni del mercato collocato al centro di una città che aspira a scalare qualche posizione in quelle classifiche in cui si raccontano i livelli di civiltà di una Comunità».
Lo sguardo di posa quindi sulle barriere architettoniche: «Si era anche detto dell’ostacolo ad un accesso facile e sicuro, che crea grosse difficoltà a disabili e anziani, facile ed economico da ovviare con 2 semplici rampette, che non è ancora stato rimosso. D’altra parte, si è dovuto amaramente prendere atto, di quanta simpatia riscuotano le barriere architettoniche nella nostra città, dove anziché essere abbattute, proliferano».
Tutte queste, sottolineano da Rifondazione comunista, «sono le modeste aspettative di una categoria di ammirevoli lavoratori e lavoratrici, mai sufficientemente apprezzati e ringraziati che meritano riconoscenza e rispetto e la doverosa attenzione di chi governa e ama questa città. L’assessore Soriano è giusto che sappia che, per quanto ci riguarda, saremo ben lieti di porgere, a nome di tutti, ringraziamenti sinceri, se saprà, magari con tempi giusti, far fronte a queste aspettative dettagliate, dando così soddisfazione a tutti i cittadini e lustro al suo assessorato e alla giunta che rappresenta».