giovedì,Gennaio 9 2025

Esuberi a Vibo, l’Asp ha sbagliato a comunicare i dati: «Ma la soluzione non è immediata, Occhiuto autorizzi subito la riassunzione» – VIDEO

Una rappresentanza sindacale di infermieri e oss è stata ricevuta dai funzionari del Dipartimento Salute della Regione. Nel corso del colloquio è emersa l'errata trasmissione del numero di accessi al Pronto soccorso dello Jazzolino. Ma per rimediare servono nuovi riscontri

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Alcuni dei lavoratori ricevuti in Regione

Un errore nella trasmissione dei flussi e un difetto di comunicazione. Questi due elementi sarebbero all’origine del pasticcio di fine anno che ha comportato la dichiarazione di esubero di 81 infermieri e oss dell’Asp di Vibo Valentia e al mancato rinnovo contrattuale per 45 di essi, 17 poi prorogati in extremis per soli due mesi, mentre 28 tra infermieri e oss sono stati lasciati a casa. È quanto emerso al termine dell’incontro che una delegazione di lavoratori e sindacalisti dell’Usb hanno avuto in mattinata con Vittorio Sestito, dirigente del dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

Il faccia a faccia accordato dopo diversi presidi organizzati dagli infermieri licenziati, questa mattina portati sotto la sede della Cittadella. Secondo quanto riferito a conclusione dell’incontro, l’Asp di Vibo Valentia non avrebbe comunicato correttamente i dati riguardanti il numero di accessi al pronto soccorso determinando così un errato calcolo del fabbisogno di personale. Lo ha dichiarato Vittorio Sacco, responsabile Usb Calabria sanità: «Il dipartimento ha riconosciuto che gli 81 esuberi, in precedenza comunicati all’Asp di Vibo Valentia sono il frutto di un errore. È evidente – ha aggiunto il sindacalista – che dichiarare 81 esuberi su 200 operatori sanitari in forza all’azienda significa certificare un esubero del 40% del personale».

Il problema risiederebbe nell’errata comunicazione dei dati sugli accessi ai pronto soccorso di competenza dell’Asp: «Lì insistono tre presidi, a Vibo Valentia, a Tropea e a Serra San Bruno. Chiaramente, durante il periodo estivo il numero di accessi aumenta. Dovrebbero risultare almeno il doppio degli accessi rispetto a quelli comunicati dall’azienda al dipartimento».

«Inoltre, il personale andato in quiescenza nel 2024 o che andrà nel 2025 dovrebbe abbattere il numero di esuberi». Il dipartimento si è insomma impegnato a verificare nuovamente i dati e a dichiarare l’inesistenza di esuberi. «Tuttavia, fin quando questo lungo iter non verrà portato a conclusione passerà almeno un mese lavorando nella maniera più efficiente e l’Asp di Vibo Valentia non può permettersi di non avere questo personale. Già dopo 8 giorni il pronto soccorso è in forte difficoltà, il reparto di Medicina sta rifiutando i ricoveri. La richiesta che abbiamo fatto è che il commissario ad acta invii una nota all’Asp di Vibo Valentia che autorizzi la rimessa in servizio, in una prima fase anche a tempo determinato del personale non rinnovato».

Secondo quanto riferito, vi sarebbe stata un’apertura da parte del dipartimento all’invio della nota all’Asp per consentire una fase di transizione in attesa del ricalcolo del fabbisogno di personale. «Come lavoratore mi sento amareggiato e scoraggiato» ha dichiarato Rocco Polito, infermiere del suem 118 dopo aver partecipato al confronto in Cittadella. «Il dottor Sestito ci ha rassicurato che si impegnerà a vagliare tutta la documentazione inviata dall’Asp di Vibo Valentia».

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