La Questura di Vibo traccia il bilancio dell’attività svolta nel 2024. Ruperti: «Quasi 200mila controlli e denunce in aumento» – VIDEO
Il questore nel corso dell'incontro di fine anno con i giornalisti ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto negli ultimi mesi, con particolare attenzione alla prevenzione dei reati: «Non possiamo abbassare la guardia»
Con una conferenza stampa alla Questura di Vibo Valentia il questore Rodolfo Ruperti ha fatto il punto, questa mattina, delle attività messe in campo quest’anno dalle forze dell’ordine sul territorio vibonese nel contrasto alla criminalità. Un anno che, spiega Ruperti, non ha presentato particolari criticità e che ha totalizzato quasi 200 mila controlli di persone, con un notevole aumento degli avvisi orali; provvedimenti, questi ultimi, ritenuti dal questore Ruperti particolarmente efficaci come misura di prevenzione.
Notevolmente intensificati anche i rimpatri con foglio di via obbligatorio: «Ne abbiamo effettuati circa 80 negli ultimi 6 o 7 mesi – ha specificato Ruperti -. Si tratta di tutte quelle persone che vengono trovate in un determinato comune dove in realtà non hanno motivi per starci e che, con la loro condotta, si sono resi pericolosi: magari perché trovati in possesso di tirapugni o con stupefacenti». Parimenti è aumentato anche il numero delle denunce: «Abbiamo denunciato con l’autorità giudiziaria più di 400 persone e sono stati fatti circa una sessantina di arresti in flagranza di reato», ha sottolineato il questore.
«Quello di Vibo Valentia è un territorio che presumo di conoscere bene – ha poi aggiunto – non ci sono particolari criticità però non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione. Noi facciamo tanti controlli in mezzo alla strada e soprattutto dove ci sono i maggiori punti di aggregazione sociale. Se fermiamo dei ragazzi che hanno tirapugni o coltelli eroghiamo misure di prevenzione, che possono andare da un avviso orale a un rimpatrio con foglio di via obbligatorio o un Dacur. Ecco quello secondo me è un modo di controllare sempre senza abbassare mai il livello di attenzione».
Controllo quindi e soprattutto prevenzione come parola chiave nell’attività svolta: «Abbiamo cercato in tutti i modi di prevenire, ove possibile, comportamenti delittuosi. Devo dire che abbiamo raccolto una serie di dati che poi sono stati sviluppati per le eventuali misure di prevenzione. Da questo punto di vista il controllo del territorio, anche e soprattutto nel periodo estivo quando si moltiplicano le presenze dei dimoranti, ha dato dei buoni risultati».
Un 2024 positivo quindi per la Questura di Vibo Valentia, e un 2025 che – conclude Ruperti – dovrà muoversi nella medesima direzione: «Dobbiamo continuare quello che stiamo facendo, quindi tanto controllo, cercare di far funzionare sempre al meglio tutti gli uffici che devono dare anche risposte di carattere amministrativo al pubblico che si rivolge a noi e cercando sempre più di coinvolgere la società civile in alcuni progetti che piano piano elaboreremo e proporremo».
Inoltre, nel corso del 2024, grande impegno ha caratterizzato l’attività di divulgazione della cultura della legalità, rivolta principalmente ai più giovani, attraverso incontri e progetti con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, come con il progetto “PretenDiamo Legalità” promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, che ha consentito l’interazione con gli studenti delle diverse scuole della provincia e i loro insegnanti. Tra le tematiche affrontate dagli operatori di polizia nelle scuole, particolare attenzione è stata rivolta al bullismo, al cyberbullismo e all’uso corretto di internet e dei social.
Per quanto concerne l’azione di prevenzione e di contrasto dei reati di genere, è proseguita, inoltre, la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, per richiamare l’attenzione sull’attuale condizione della donna e al fine di diffondere, attraverso l’informazione e la prevenzione, la cultura del rispetto e della consapevolezza. Nella giornata del 25 novembre, in diversi punti della città, i poliziotti e le poliziotte della Divisione Anticrimine hanno infatti distribuito ai cittadini le brochures realizzate dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, in cui sono raccolte le attività svolte da tutti gli attori coinvolti nel contrasto al fenomeno della violenza sulle donne (Forze dell’Ordine, Centri Antiviolenza, operatori sociali), nonché le testimonianze dirette delle vittime di violenza.
Sempre in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo scorso 26 novembre si è tenuto presso la locale Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato un incontro-dibattito, a cui hanno partecipato le massime Autorità civili della città, il procuratore della Repubblica, il direttore della Scuola, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, con il preciso intento di sensibilizzare i giovani studenti presenti su un tema così importante come il contrasto alla violenza contro le donne.