Accessi ad hotel, B&B e case vacanza: la Confcommercio di Vibo in sintonia con la Questura per il rispetto delle regole
Il presidente della Federazione alberghi Francesco Iellamo offre ausilio a tutti gli associati affinché non vengano commessi errori nelle comunicazioni obbligatorie alle forze di polizia
La Polizia di Stato ha intensificato i servizi di controllo delle strutture ricettive e alberghiere, al fine di verificare la corretta identificazione delle persone ospitate. Un’esigenza dettata dalla necessità di garantire l’osservanza rigorosa della normativa in materia, anche alla luce del contesto internazionale sempre più stressato da forti tensioni belliche. La decisione, annunciata ieri dalla Questura di Vibo, ha fatto seguito a un incontro che il giorno prima, giovedì, si era tenuto con i vertici locali di Confcommercio. Sulla riunione, l’associazione di categoria ha diffuso una nota. «Si è trattato di un incontro all’insegna della legalità ma soprattutto dell’informazione e della prevenzione – si legge nel comunicato -. La Questura ha avviato un’importante operazione di controllo sulle strutture alberghiere ed extra alberghiera di tutta la provincia. Operazione nata da una circolare nazionale in vista dell’imminente apertura dell’anno Giubilare».
Alla riunione con il questore Ruperti, informa la nota, hanno partecipato il presidente di Confcommercio Vibo, Salvatore Nusdeo, e il presidente della Federazione alberghi, Francesco Iellamo, che hanno condiviso «l’importanza fondamentale e imprescindibile dell’osservazione delle leggi a tutela e garanzia dell’ordine pubblico, regole che gli albergatori e i gestori di B&B, case vacanze e affittacamere sono tenuti a rispettare». A cominciare dalla corretta comunicazione web alla Questura, attraverso l’apposito portale web, degli ospiti che alloggiano nelle varie strutture, per permettere «agli organi di polizia di garantire il necessario controllo del territorio e la sicurezza degli operatori stessi».