mercoledì,Febbraio 5 2025

Viale Affaccio, strada ancora chiusa: agronomo costato 14mila euro per 16 alberi ma l’assessore Miceli aveva assicurato una «perizia gratuita»

Il professionista di Catanzaro che dovrà sciogliere i dubbi sulla tenuta degli alberi (uno è caduto) lungo la strada ancora non ha presentato il suo report. Il Comune ha bandito una gara da 187mila euro per la gestione e il monitoraggio del verde pubblico ma nel frattempo paga un esperto esterno

Viale Affaccio, strada ancora chiusa: agronomo costato 14mila euro per 16 alberi ma l’assessore Miceli aveva assicurato una «perizia gratuita»
Il pino caduto su viale Affaccio

Tra il dire e il fare c’è di mezzo un agronomo. Quello che dovrà sciogliere i dubbi sulla stabilità degli alberi che costeggiano viale Affaccio (il dire) per consentire finalmente la riapertura della strada e la ripresa in sicurezza dei lavori (il fare) per la realizzazione di una rotatoria di cui, a dire il vero, nessuno sentiva la mancanza.
Il profilo giusto è stato individuato dal Comune di Vibo in un professionista di Maierà, iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Catanzaro. La sua consulenza costerà alle casse del Comune quasi 14mila euro, Iva e oneri previdenziali compresi. Il suo compito, come da determina firmata dalla responsabile del settore 5 (Infrastrutture e nuove opere), è quello di “effettuare le indagini e gli accertamenti tecnici necessari per valutare la stabilità degli alberi di pino siti nel centro cittadino lungo la SS18 in corrispondenza dell’incrocio con via Giovanni XXIII, dove un albero si è accasciato improvvisamente sul suolo, in via Dante Alighieri, oltre che nell’area di Piazza Salvemini”. In tutto, precisa l’atto comunale, gli alberi da controllare sono 16. Praticamente quasi 900 euro ad albero. Gli esami da realizzare per ogni pianta sono due: indagini fitostatiche con metodologia Vta (Visual Tree Assessment), cioè un approfondito controllo visivo con identificazione e valutazione delle eventuali criticità; indagini tramite metologia Sim (pulling test), che consiste in prove strumentali di staticità.

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Nessuno, tranne gli agronomi probabilmente, possono dire se 14mila euro sono tanti, pochi o giusti per un incarico simile. Ciò che è certo, però, è che l’assessore comunale all’Ambiente, Marco Miceli, il 4 ottobre scorso, dunque appena due mesi fa, aveva annunciato una gara per la gestione del verde pubblico e dei parchi cittadini, con importo d’asta di 187mila euro. Nel bando, in corso di svolgimento (è stata recentemente nominata la commissione di gara), sono comprese anche queste indagini di routine sulla salute e sulla tenuta degli alberi sparsi sul territorio comunale. In attesa che ogni tassello vada al suo posto, Miceli aveva assicurato che nelle more dell’assegnazione dell’appalto, «l’amministrazione si avvarrà della perizia gratuita di un agronomo per valutare lo stato di salute delle piante e le modalità di potatura».

Il virgolettato, letterale, contenuto in una nota stampa dello stesso assessore, lasciava intendere che, prima dell’aggiudicazione della gara, la situazione sarebbe stata affrontata “in economia”. Probabilmente le difficoltà sorte a causa del crollo del pino su viale Affaccio e il conseguente blocco del cantiere e chiusura della strada, con i commercianti ormai esasperati e arrabbiati per uno stop che sta affondando i loro affari sotto Natale, ha spinto l’amministrazione Romeo a trovare una soluzione più celere ma costosa, 14mila euro appunto, che saranno pure due spicci per un Comune capoluogo di provincia, ma sempre 14mila euro sono.

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