Ricadi celebra la Giornata della disabilità: «Bisogna superare la cultura dell’indifferenza»
L’appuntamento si è tenuto nella chiesa parrocchiale. Il sindaco Tripodi: «Abbiamo il dovere di agire». Forte la testimonianza di Rocco De Luca che ha perso la vista a 20 anni per un incidente sul lavoro
Interessante incontro in occasione della giornata internazionale della disabilità quello tenutosi a Ricadi nella chiesa del capoluogo intitolata a San Zaccaria. Al tavolo dei relatori, davanti a un cospicuo pubblico in platea, l’organizzatore don Francesco Sicari, parroco di Ricadi, Nicola Tripodi, sindaco del comune costiero, Franco Lico, presidente dell’associazione “Le stelle del faro”, Rocco De Luca, presidente dell’associazione “Disabili senza barriere di San Costantino Calabro”, don Rocco Suppa, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale della salute e dei disabili. A moderare il convegno, la giornalista Ilaria Giuliano. Il fil rouge dell’assemblea, è stato un passo tratto dalla bolla di indizione del Giubileo 2025, ad opera di papa Francesco, “Spes non confundit” che invita a considerare la disabilità come socialità e speranza. Intensi e significativi gli interventi dei diversi relatori che si sono susseguiti, tra racconti di testimonianze personali.
«Ogni persona disabile – ha sottolineato il primo cittadino Tripodi – ha una propria storia, di sofferenza, di disagio ma anche di coraggio e speranza. Noi abbiamo il dovere di agire, come persone e rappresentanti delle istituzioni». A questo proposito, sono stati citati gli articoli costituzionali che rappresentano lo spartiacque tra la discriminazione del passato e l’inclusione che ne è derivata proprio dalla carta costituzionale. A prendere la parola durante l’assemblea, don Francesco Sicari che ha aggiunto: «Questo incontro è certamente un’occasione propizia per confrontarci gli uni con gli altri, porre all’attenzione di tutti questa importante tematica. Il Papa ci dice, parafrasando la bolla di indizione al Giubileo, di superare la cultura dell’indifferenza, soprattutto verso ciò che è molto faticoso. Serve la coralità della società intera. Insomma, tutti devono collaborare e fare la propria parte».
A continuare poi, l’emozionante testimonianza di Rocco De Luca, presidente dell’associazione “Disabili senza barriere di San Costantino Calabro”, che ha perso la vista per un incidente sul lavoro a soli vent’anni: «Questa giornata è stata istituita affinché le istituzioni si immedesimino nei meno fortunati. Grazie ai convegni e assemblee come queste, oggi si accendono i riflettori verso i disabili. Serve una legislazione ad hoc più moderna e snella, sempre più sensibilizzazione, non arrendersi mai e soprattutto dimostrare umiltà e amore verso il prossimo che sta male». Don Rocco Suppa ha quindi evidenziato che l’ufficio diocesano per la pastorale della salute e dei disabili esiste da tre anni: «La disabilità non è una malattia, dobbiamo rivedere la nostra mentalità. Dietro l’inclusione, c’è la fratellanza e la perfetta letizia delle piccole cose». A conclusione dei lavori, Franco Lico, presidente dell’associazione “Le stelle del faro”, che opera da anni proprio sul territorio ricadese: «La società di oggi deve tenere conto per forza di cose delle persone diversamente abili. L’abbattimento delle barriere architettoniche, nei nostri territori, deve essere una priorità. Tanti passi ancora devono essere fatti, ma non perdiamo la speranza».
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