mercoledì,Febbraio 5 2025

Cantieri e crateri, viale Affaccio sotto assedio. La disperazione dei commercianti: «Così ci costringono a chiudere» – VIDEO

In prossimità dei lavori (fermi) per la realizzazione di una rotonda gli affari vanno a picco: «Già un calo del 30%, situazione insostenibile sotto Natale». Le interviste agli esercenti

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Strade chiuse, carreggiate ristrette, traffico paralizzato e buche che sembrano crateri: viale Affaccio si presenta così a 20 giorni da Natale. I lavori avviati lo scorso mese di settembre  – per la realizzazione di una rotonda e altri interventi di viabilità – stanno mettendo in ginocchio il commercio locale, trasformando una delle sue aree più produttive della città in un cantiere infinito. I lavori, infatti, sono fermi ormai da settimane; prima a causa dello spostamento di un palo su cui erano installate le telecamere della Questura, poi per via della caduta di un albero proprio nell’area dei lavori.

Ad avere la peggio sono le attività commerciali che lamentano perdite drammatiche: «Non ne possiamo più – sbotta la responsabile di una rivendita di frutta e verdura -. Prima lavoravamo bene, ora che la strada è in queste condizioni non vediamo più nessuno. Per una rotonda ci vogliono tutti questi mesi? È inaccettabile. Se la situazione non dovesse migliorare da qui a breve saremo costretti a chiudere».

Il colpo inferto è in effetti particolarmente duro soprattutto per i piccoli negozianti, come ribadisce la dipendente di una pasticceria: «A noi come attività ci hanno distrutto. I clienti vorrebbero venire, ma non riescono. La strada è un disastro e con la caduta dell’albero i lavori si sono fermati completamente». 

A seguito della caduta dell’albero (lo scorso 13 novembre) la carreggiata, già in parte occupata dal cantiere, è stata inoltre ulteriormente ristretta, causando ulteriori disagi: «Da quando hanno ristretto la carreggiata, il traffico è stato dirottato su una zona non adatta a sopportare i mezzi pesanti – denuncia un commerciante -. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: si sono create buche enormi, veri crateri. In tanti anni non ho mai visto le buche che hanno creato ora con questi lavori». 

Ieri mattina alcuni operai hanno iniziato a rattoppare le voragini, ma il sollievo per i commercianti è minimo: «Non ci servono interventi provvisori – aggiunge un parrucchiere – ci serve che finiscano il cantiere. Se avessero lavorato con più operai, tutto questo si sarebbe potuto risolvere in molto meno tempo. E poi, perché iniziare in autunno? Non sarebbe stato meglio fare questi lavori in estate, quando c’era meno traffico e meno gente in giro? Adesso con le scuole e con il Natale alle porte è un inferno».

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Marco Furnari, presidente provinciale di Anpit Vibo Valentia, si è fatto portavoce delle proteste: «Quando i lavori sono iniziati, il sindaco ci aveva garantito che sarebbero stati completati in 40 giorni. Purtroppo, la burocrazia si è messa di traverso e ora siamo di fronte a un blocco che sta creando disagi enormi. Il calo degli affari è drammatico, con punte del 30%, e stiamo parlando di un’area che ancora regge il peso della crisi generale del commercio».

Sono oltre 50 le aziende che nelle scorse settimane hanno firmato una petizione per chiedere interventi immediati: «Queste aziende, che vanno dalla Latteria del Sole al McDonald’s, hanno contribuito in maniera importante al mantenimento dell’occupazione e alla crescita economica della nostra città e danno lavoro a centinaia di persone – spiega Furnari -. Non possiamo permettere che il futuro di queste famiglie venga messo a rischio per colpa di lungaggini burocratiche. 

Io ringrazio il Sindaco per la sensibilità dimostrata e l’assessore al Commercio per l’impegno preso di accelerare i lavori. Ma chiedo che questo impegno si traduca in azioni rapide e concrete. Natale è alle porte e i commercianti non possono permettersi un’altra stagione di perdite. Se non si interviene subito, rischiamo di veder chiudere altre attività, e questa città non può permetterselo».

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