Maltrattamenti in famiglia, rigettata la misura chiesta dalla Procura per 51enne di Ionadi
Convalida solo per l’intervento della polizia in quasi flagranza di reato ma respinta la richiesta di allontanamento dalla casa coniugale
Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Rossella Maiorana, ha convalidato la misura pre-cautelare dell’allontanamento in via d’urgenza dalla casa familiare operata dalla polizia nei confronti di D.I., 51 anni, di Ionadi, accusato del reato di maltrattamenti in famiglia, ma ha rigettato la misura chiesta poi dalla Procura. Il 51enne è stato sorpreso dai poliziotti nella quasi flagranza della consumazione del reato “con concreto ed attuale pericolo per la vita e l’integrità fisica e psichica della persona offesa e delle altre persone conviventi con l’indagato”. Tuttavia, in accoglimento della prospettazione difensiva rappresentata dall’avvocato Giuseppe Di Renzo, il giudice non ha poi ritenuto di disporre nei confronti dell’indagato l’applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, rigettando sul punto la richiesta avanzata dal pubblico ministero. Per il gip, infatti, a parte la quasi flagranza della consumazione del reato, per il resto la misura va rigettata in quanto “allo stato il racconto della moglie non trova in atti significativi riscontri, atteso che dalla ricostruzione dei fatti sinora fornita dalla persona offesa – ha evidenziato il giudice – risulta del tutto nebuloso il quadro maltrattante oggetto di prospettazione e non è emerso il sistematico ripetersi delle condotte integranti maltrattamento e la crescente offensività delle stesse culminate nell’episodio del 29 novembre scorso ”. Non ricorrendo, quindi, la gravità indiziaria necessaria per l’emissione della richiesta misura coercitiva”, il gip ha rigettato la richiesta del pm.