Le Breste di Brattirò progetto vincente del Club Unesco Tropea al Premio nazionale di Foligno
Oggi nell'ambito dell''evento umbro, il riconoscimento “La Fabbrica del Paesaggio 2024” verrà assegnato a una struttura ricettiva di Drapia che ha saputo recuperare e valorizzare le antiche costruzioni in terra cruda
La Fabbrica è il più importante concorso internazionale di progettazione urbanistica e riqualificazione paesaggistica promosso dalla Federazione italiana dei Club Unesco. Nato nel 2010 su iniziativa del Club di Foligno, in 14 anni ha selezionato e premiato gli interventi, le riqualificazioni, i recuperi più coerenti con gli indirizzi di sostenibilità e tutela dell’organismo mondiale. E questo del 2024 è il secondo Premio nazionale consecutivo conseguito dal Club tropeano, vincitore già nel 2023 nella sezione “pubbliche amministrazioni” con la proposta riguardante le Grotte di Zungri e la loro riqualificazione. L’importanza de Le Breste, luogo simbolo del territorio vibonese ed esempio storico di manufatto di terra cruda, ha ottenuto il riconoscimento sia per la sapienza della sua ristrutturazione che per il contributo al sostegno dell’imprenditoria femminile: le donne, capitanate dalla gestrice Francesca Petracca, rappresentano di fatto larga maggioranza dell’assetto gestionale attuale. Francesca, affiancata da chef e maitre donne, è espressione di una quota determinante, di una scelta precisa, e condivisa anche dal co-gestore Antonio Macrì.
A presentare il progetto, nel corso della cerimonia tenutasi a Foligno lo scorso ottobre, i vertici del Club Unesco di Tropea – capitanati dal presidente Giuseppe Romano – e dell’associazione Marevitae. Referente scientifico, Rosario Chimirri, Unical. Ricercatore, Antonio Varrà. Referente di progetto per il Club Unesco, l’architetto Giuseppe Lonetti. A coordinare e redigere il progetto, Monica La Torre. Oggi a Le Breste, alle ore 17 verranno mostrati sia premio – serigrafia dell’artista umbro Sergio Marini – che attestato. Con l’occasione, si tornerà a fare il punto sull’importanza della valorizzazione e salvaguardia delle persistenze in terra cruda, esempio arcaico ed affascinante della cultura antica del costruire, troppo spesso sacrificati a vantaggio di un disordinato e sciagurato proliferare cementizio. Molto atteso anche l’intervento del proprietario del complesso ricettivo, Ottavio Scrugli, avvocato ed imprenditore, la cui lungimiranza, oltre vent’anni fa, ha dato vita ad una riqualificazione illuminata di concerto con professionisti, ricercatori, stakeholders della scena ambientalista. Oggi Le Breste sono teatro tanto di attività turistiche quanto di appuntamenti culturali, non ultimo quello atteso per oggi pomeriggio.
L’evento, moderato da Monica La Torre, permetterà anche di fare il punto sulle prospettive di sviluppo del tema “terra cruda”, anche in virtù dei contatti avviati con altre realtà associative nazionali, ad iniziare da quelli intercorsi con il Club Unesco marchigiano di Tolentino e con l’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. Le conclusioni, saranno affidate al vicepresidente del club tropeano, architetto Emilio Minasi. A portare i saluti, oltre al presidente Romano, il sindaco di Drapia Alessandro Porcelli ed il presidente dell’associazione Marevitae Christian Macrì.