sabato,Novembre 30 2024

Dipendenti comunali senza stipendio da due mesi a Serra San Bruno, la minoranza attacca l’amministrazione: «Responsabile dei disagi»

La denuncia dei consiglieri Procopio, Tassone, Riggio e Figliucci: «Molte famiglie vivono con quell'unico stipendio. Tante le difficoltà di chi ha coniuge e figli a carico e non ottiene ciò che gli è dovuto»

Dipendenti comunali senza stipendio da due mesi a Serra San Bruno, la minoranza attacca l’amministrazione: «Responsabile dei disagi»
Una veduta su Serra San Bruno

«Il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali da ormai due mesi conferma lo stato di confusione che regna incontrastato nel palazzo municipale». A Serra San Bruno, i consiglieri di opposizione Antonio Procopio, Luigi Tassone, Biagio Figliucci e Vito Regio attaccano l’amministrazione comunale ritenendola «responsabile dei forti disagi vissuti dai dipendenti» e chiedono «più attenzione e piedi per terra». Per gli esponenti della minoranza, «tante famiglie vivono con quell’unico stipendio che adesso nemmeno arriva perché non ci sono le giuste interlocuzioni con i livelli superiori di governo e perché l’indifferenza ha preso il sopravvento in chi si professava rivoluzionario e salvatore del popolo. È facile capire cosa comporti questo mancato pagamento per chi ha coniuge e figli a carico e non riesce ad ottenere quello che gli è dovuto».

«Questa situazione – hanno incalzato consiglieri – non fa che certificare il disinteresse di chi privilegia foto sui social e frasi ad effetto piuttosto che la risoluzione delle problematiche reali con le quali bisogna quotidianamente fare i conti. L’amministrazione dovrebbe dare un indirizzo e controllare, ma ciò che si percepisce è solo un’assenza pesante e ingiustificata. Il Comune di Serra San Bruno – hanno aggiunto – ha bisogno di una guida certa, costante e determinata, di interventi precisi e concreti, ma finora c’è stata solo un’attività di propaganda sempre più grossolana e sempre meno credibile. Auspichiamo un ritorno alla normalità anche se non intravediamo i segni di un ravvedimento. Noi siamo dalla parte dei lavoratori e siamo disposti a fare la nostra parte, ma serve che l’amministrazione batta un colpo e risponda presente».

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